Ho presentato un’interrogazione a risposta orale al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca mettendo, ancora una volta, in risalto i dati sconcertati della disoccupazione giovanile in Italia, con particolare riferimento alla Calabria. Prendendo in considerazione la fascia di giovani dai 15 ai 24 anni il tasso di disoccupazione in Italia ammonta al 36,7% con il “primato” negativo della Calabria che registra il tasso di disoccupazione giovanile più alto dell’Unione Europea, secondo Eurostat, con il 65,1%. Almalaurea, il 27 Aprile 2016, ha presentato un nuovo Rapporto su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati, in cui si evidenzia il netto calo di immatricolazioni nelle università del mezzogiorno con una percentuale molto alta di giovani che non riescono a trovare un’occupazione, nell’anno successivo alla laurea. Questa condizione influisce negativamente sul crescente flusso di mobilità entro i confini nazionali, tenendo conto, inoltre, di un indice di gradimento infrastrutturale molto basso all’interno degli atenei meridionali. La mia interrogazione è volta a comprendere quali siano le misure adottate dal Ministro, di concerto con il Governo, per arginare una drammatica situazione. Colmare le differenze strutturali fra Nord e Sud aiuterebbe la fascia giovanile, con particolare riferimento agli studenti meridionali, che avrebbero la necessità di veder attuati progetti integrati fra tutti gli atenei del nostro paese, con la finalità di arginare il fenomeno della mobilità interna. Chiaramente i dati dovrebbero allarmare il Governo nel vedere: la Calabria arrancare nelle immatricolazioni in netto calo; il flusso di mobilità entro i confini nazionali in continuo aumento; il tasso di disoccupazione giovanile calabrese, più alto di tutta l’UE. Se così non fosse non ci sarebbe la presa di coscienza governativa nell’adottare misure straordinarie per arginare il fenomeno negativo, confermando l’ennesima svista madornale di un Governo non attento ai giovani, futuro del domani. Da condannare la sfrontatezza del primo cittadino di Reggio Calabria nel sottolineare, parlando di scuola e alternanza scuola-lavoro, che “la ricreazione è finita, come fosse una chiamata alle armi”; con la freddezza delle statistiche che crudamente evidenziano il palcoscenico meridionale e calabrese soprattutto, sarebbe d’obbligo, per il governo nazionale e chiaramente regionale e comunale, porsi con umiltà dinnanzi alla gente che ha preso contezza delle scelleratezze di questa sinistra. Il Cna, infine, nel rapporto sulle imprese, evidenzia inesorabilmente un dato sconcertate riguardante i contesti amministrati dal Partito Democratico; maglia nera, ancora una volta, a Reggio Calabria tra le più tassate d’Italia mentre uno spiraglio di luce si ha con le gestioni di centrodestra a Gorizia, Arezzo e Belluno.
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