Chi ha fatto il carcere dopo una condanna per pedofilia, servono cure e sostegno personalizzato al posto della sorveglianza speciale. Per la prima volta un Tribunale afferma l’obbligo di cura per un soggetto condannato per pedofilia che ha scontato la sua pena in carcere. Succede a Milano, dove i giudici della Sezione autonoma misure di prevenzione hanno disposto con decreto che un 41enne, dopo la scarcerazione, debba prendere contato col Presidio criminologico territoriale del Comune di Milano (dove opera un medico che già lo ebbe in cura nel carcere di Bollate), “per concordare un programma di osservazione e di trattamento finalizzato al contenimento e al superamento delle sue tendenze sessuofobe e pedofiliche con l’individuazione di un programma che sarà predisposto dagli operatori del presidio”. Necessario, però, il consenso del paziente.