Cinque donne artiste. Tradizione e futuro. Si tratta di Caroline Barray, Jessica Carroll, Daniela Novello, Tiziana Priori e della reggina Stefania Pennacchio. E’ nata a Varese la Pennacchio, “da un papà e mamma che riassumono il patrimonio genetico dello Jonio, e ancor più della Calabria greca e sconosciuta che esercita sommessamente “magherie” e seduzioni ancestrali, archetipi scolpiti sui volti antichi, negli sguardi obliqui e trasversali di divinità mimetizzate tra la gente comune- racconta di sè l’artista – Eccomi, sono in perenne ricerca attraverso Déja-vu mnemonici, tracce antropologiche, archeologia e arte di un racconto che sia mia identità e femminile assoluto. Sciamanico mestiere il mio che sento a volte tra la soglia della coscienza e quella creativa dell’incoscienza. Poesia, da bambina, era il luogo incantato, dove cullavo la creatività e la capacità di essere altrove restando. Lei è il mio principio un po’ autistico e fortemente biblico dove ho costruito i miei primi percorsi a caccia di essenza e significati non apparenti. Studi, ricerca, letture sono stati e sono la mia ambizione sfrenata, sete di conoscenza che hanno in se verticalità e misticismo. Questo è stato e sarà per sempre il mio bisogno di “immagine e somiglianza” e di un respiro siderale che arrivi fino a Dio”. E, a proposito della mostra “Il mondo cambia. Il mondo corre veloce verso un nuovo futuro. La ricerca attiva ci propone materiali in combinazioni inusuali, in assemblaggi strani, miriadi di colori straordinari, giochi di vera alchimia. Le nostre donne artiste guardano con interesse le nuove soluzioni, senza dimenticare il passato. Ci aspettano mitiche sirene mediterranee, anguille fluttuanti nel marmo nero, preziosa carta nepalese che intreccia la sua spiritualità con la storia, e poi valigie e morbidi cuscini di piombo, pane di pietra, animali di ferro e alluminio, silenziosi compagni. Il mondo corre, è vero, ma stiamo cambiando anche noi, e la curiosità, la nostra, è costruttrice, innovativa, contagiosa. L’inaugurazione: sabato 7 maggio, dalle 15 alle 19. Orari: sabato e domenica, dalle 10 alle 19,30. Dal martedì al venerdì su appuntamento. Ingresso libero. La Galleria Casa Dugnani apre nell’autunno 2009, a Robecco sul Naviglio (Milano), con il desiderio e l’auspicio di poter contribuire alla conoscenza e divulgazione in Italia dell’opera creativa tanto di artisti emergenti, quanto affermati. Particolare attenzione è rivolta all’eccellenza che possono esprimere culture, forme e materiali diversi.