La destra tedesca, forse come reazione dell’esito delle presidenziali austriache, alza la testa e fa sentire la sua voce a Stoccarda, infatti nella città patria della Mercedes e della Porsche, si è riunito in congresso il partito di destra AfD (Alternative für Deutschland). Da un comunicato rilasciato dell’AFD si legge : “Un Islam ortodosso, che non rispetta il nostro ordine e pretende di combatterlo, che aspira a imporre la sua religione sulle altre, non è costituzionale”. Il partito nato solamente 3 anni fa con un programma apertamente anti-euro che, col tempo, ha assunto posizioni xenofobe e anti-Islam. Allo stato attuale non ha non ha deputati nel Parlamento federale ma conta rappresentanti in otto dei sedici Länder e registra una crescita costante nei sondaggi, infatti i sondaggisti stessi lo darebbero al 14% . Non poco per un movimento politico neonato e quindi potrebbe andare ad intaccare la CDU, il partito della cancelliera Merkel. Dal congresso viene reso noto che i delegati hanno approvato la proposta di rimuovere tutti i “simboli del potere islamico” come i minareti e i burqa e hanno contestato tutti i tentativi di “dialogo con la comunità musulmana”. Frasi forti dette in un Paese come la Germania dove vivono quasi 4 milioni di musulmani, provenienti perlopiù dalla Turchia e che rappresentano il 5% della popolazione. Frasi e posizioni del genere potrebbero innescare e scatenare reazioni da parte della popolazione musulmana, dato che lo stesso capo del Consiglio centrale dei musulmani tedeschi aveva paragonato i militanti di AfD ai nazisti di Adolf Hitler.