“Un tocco di cipria al Centro Storico – da parte del Municipio – sarebbe stato il più opportuno viatico della Città Metropolitana all’inaugurazione di sabato prossimo del restaurato ed impreziosito Museo Nazionale della Magna Grecia; ma basta solo osservare le condizioni della “dirimpettaia” Piazza De Nava con le sue fontane asciutte ed immonde ed il degrado evidente dell’area, per prendere atto del difetto di sintonia tra gli indirizzi politico-amministrativi e la vocazione insopprimibile di Reggio di divenire polo autorevole di un percorso turistico, archeologico e artistico su fondamenta climatiche.” Lo afferma il Presidente dell’Associazione “Reggionamenti”, Augusto Borbotti che aggiunge: “a tale disattenzione si associa quella relativa alle condizioni avvilenti in cui si trova la fontana monumentale che all’incrocio della Giudecca si affaccia sul Lungomare e ch’è storicamente denominata “la luminosa”; così come, forse, andrebbero rivisti taluni protocolli delle ditte che si sono accollate l’onere di “adottare” un’aiuola del Lungomare, perché – con le dovute eccezioni – ci sembra che qualcuno goda della pubblicità (gratuita!?) in alveo esclusivo senza poi riuscire a garantire ottimalmente il prato verdeggiante, i fiori, le piante e la pulizia giardiniera del sito adottato. E girando per tutta la Vecchia Reggio si notano elementi indicativi d’incuria, di negligenza ed anche di qualche esclusiva ed abusiva fruizione di singoli sopraffattori su beni e/o spazi pubblici. Da anni ormai – continua Borbotti – ci permettiamo di suggerire alla politica locale, con assensi bipartisan, la necessità di dar vita ad un’Authority per il Centro Storico con funzioni consultive a sostegno delle scelte urbane che appartengono all’Amministrazione. Una Consulta illustre di tecnici e di intellettuali che – passionalmente e gratuitamente – si esprimano sugli interessi dell’area primordiale della Città che sono poi, di rimando, forieri di vantaggi ricadenti su tutta l’area urbana reggina. Un’Authority che interpreti le vocazioni del centrocittà, che suggerisca scelte urbanistiche, cromatiche, promozionali, commerciali, veicolari, artistiche, turistiche, emblematiche, di qualificazione degli spazi, tenendo anche in conto il fardello che talvolta i residenti nel Centro Storico devono sopportare per la collocazione delle loro abitazioni a ridosso di zone ad altissima concentrazione di flussi umani sia di giorno che di notte. Crediamo – ha concluso il Presidente di “Reggionamenti” – che l’evento storico urbano rappresentato dalla consacrazione di Reggio Città Metropolitana debba essere vissuto da tutti noi come un momento di cambiamento radicale delle prospettive e delle opportunità civiche, di cui potenzialmente tutti i reggini, nessuno escluso, potrebbero trarre giovamento, occasioni, vantaggi. A fronte di questa considerazione è obbligo della classe politica di “appassionare al nuovo che verrà” l’intera Comunità reggina rendendola edotta di un “valore aggiunto” da sviluppare, ma contestualmente educandosi, essa stessa ceto dirigente, ad emanciparsi a virtù di governo del territorio che non consentano incrinature e conclamino la prerogativa, tutta reggina e metropolitana, di catalizzare innovazione e coordinare sviluppo economico e qualità sociale in Calabria.”
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