Di qualche ora fa le ultime morti in mare, ad un anno esatto da quando nel Canale di Sicilia si consumò la più grande tragedia dell’immigrazione nel Mar Mediterraneo con più di 700 morti. Il ministro Gentiloni, interpellato a tal proposito, ha perorato la causa del piano italiano detto “Migration compact”. Niente più solo accoglienza per i migranti che arrivano ma piani per prevenire tragedie e arrivi di massa. Per arginare i flussi dei migranti l’Italia proporrà lunedì ai ministri degli Esteri dell’Unione di accelerare sulla cooperazione con i Paesi terzi africani di origine e transito presentando un “migration compact”, un modello di accordo con i Paesi partner chiave. La proposta del Governo italiano prevede progetti di investimenti, ad alto impatto sociale, da parte della Ue nei paesi terzi, in particolare quelli africani, cooperazione sul fronte della sicurezza, la creazione di strumenti per facilitare l’immigrazione legale. A fronte di questi investimenti l’Europa chiederebbe ai paesi di origini e di transito dei migranti una collaborazione sul controllo dei confini, la cooperazione per quanto riguarda i rimpatri, l’applicazione di sistemi di asilo nazionali e la lotta comune ai trafficanti.