“Il dato significativo che noi vogliamo lanciare è che oggi da Reggio Calabria vuole partire un grande segnale”. Parole inequivocabili quelle del consigliere regionale, Francesco Cannizzaro, a cui è toccato il compito di fare da moderatore alla conferenza stampa con la quale – stamattina presso la sala “Monteleone” del Palazzo della Regione – il centrodestra reggino ha voluto annunciare una “grande giornata”, quella del 13 maggio prossimo che “dovrà sancire un momento storico per la nostra città”, l’avvio di un processo unitario, il solo che “per il territorio”, può fermare “l’arroganza della sinistra che governa”.
Questo, in sintesi, è l’obiettivo comune delle forze politiche coinvolte, da Forza Italia a Fratelli d’Italia, da Azione Nazionale a Fiamma Tricolore, da Idea Calabria a Noi con Salvini. Il percorso possibile è sempre lo stesso Cannizzaro a indicarlo, riprendendo quanto da lui stesso affermato qualche ora prima. “Vogliamo riaccendere il motore delle idee, vogliamo riaccendere l’entusiasmo del fare, vogliamo e dobbiamo ricostruire un centro destra giovane ma saggio, forte e coeso, che sia l’alternativa alla sinistra sterile e prevaricatrice”.
Concetti, questi, ribaditi da tutti i partecipanti, a partire da Recupero, referente locale di Noi con Salvini, il quale ha evidenziato come l’unità del centrodestra sia anzitutto “nel cuore e nella testa” di tutta quella gente “che oggi assiste allo strapotere inconcludente del renzismo” che si manifesta anche a livello calabrese e reggino. Ma a spostare l’attenzione su due tra gli aspetti più importanti della costruzione del futuro della destra – la “denuncia costante di tutto quello che succede nella nostra città” e “l’apertura verso i territori perché la politica deve partire dai territori”, una “politica del fare” che dagli errori prenda “forza e coraggio di affrontare tutto quello di cui abbiamo bisogno” – è stata Antonella Postorino, esponente di Azione Nazionale, che ha sottolineato come “il motore di idee, di ideali soprattutto deve essere un motore che metta di nuovo in circolo quelli che sono i nostri valori e la nostra identità territoriale”, rispetto a una sinistra che sta negando ogni diritto e che è del tutto priva di programmazione. È stato poi il turno di Massimo Ripepi di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che, senza usare mezzi termini, ha parlato di “malgoverno di una sinistra che sta distruggendo il nostro territorio”, dal commissariamento per motivi politici alla questione del rilancio dell’aeroporto, dalle incertezze sulla Città metropolitana (vittoria del centrodestra), alimentate anche dalla regione, sino al futuro del Tar, della Corte d’Appello e dalla Camera di Commercio. Per Ripepi, quindi, per evitare che la nostra città venga venduta è necessario creare “una piattaforma di unità e coalizione”, valoriale e di progetti che “dia spirito all’iniziativa”.
Il Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, ha toccato il tema della disaffezione alla politica, quella politica non più del territorio, della partecipazione e del coinvolgimento, ma che è diventa autoreferenziale e lontana dai bisogni della gente. “Se oggi siamo qua – ha chiarito – riteniamo che ci siano dei motivi per i quali, pur nella diversità e nelle varie sensibilità che questo centrodestra rappresenta, si ha il dovere di lavorare assieme per degli obiettivi che sono obiettivi convergenti e incisivi”. Raffa ha puntato il dito contro l’attuale governo il taglio delle risorse e la richiesta di contributi sempre maggiori alle amministrazioni locali, circostanze, queste, che compromettono l’erogazione dei servizi e che trasformano i sindaci in esattori delle tasse. La svolta consisterebbe nel rimettere il cittadino al centro delle politiche di sviluppo del territorio e delle politiche occupazionali. Prima dell’intervento conclusivo dell’Onorevole Caridi, il consigliere regionale Alessandro Nicolò ha posto l’accento su questioni cruciali, come l’ingovernabilità, dettata da decisioni e interventi discutibili, e l’abbandono dei territori. “Noi oggi vogliamo presentare una proposta politica” – ha chiarito – e dobbiamo prepararci “rispetto agli incarichi conferitici dagli elettori” perché “siamo alternativa di governo” e “per essere costruttivi nell’interesse dei nostri cittadini”.
Le conclusioni sono state affidate all’Onorevole Antonio Caridi che ha rimarcato l’importanza di “una grande manifestazione” che si pone la prospettiva di “riaggregare per ripartire tutti insieme e iniziare a spiegare che oggi questo governo nazionale, regionale e comunale non lavora né per la Calabria né per Reggio Calabria e, soprattutto, non lavora per i calabresi”. Per fronteggiare le gravi mancanze del centrosinistra “dobbiamo dimostrare di essere capaci di mettere in campo squadre importanti anche con i giovani”, con lo sguardo rivolto al territorio e ai calabresi.