REGGIO CALABRIA – «C’è chi ha distrutto e chi ricostruisce. Mentre l’Amministrazione è impegnata nella difficile opera di risanamento di questa città e quotidianamente giungono i risultati nefasti della stagione che ha condotto allo scioglimento del Comune e al default delle casse comunali, c’è chi pensa di poter utilizzare il fardello di debiti lasciati alla città tentando di riabilitarsi agli occhi dei reggini». Lo afferma in una nota il Consigliere delegato alle Società comunali Francesco Gangemi. «Quelli che oggi tentano di presentarsi come tutori della trasparenza e della moralità – ha aggiunto Gangemi – sono gli stessi che avevano responsabilità di gestione quando si consumavano gli atti che hanno prodotto l’enorme buco di bilancio che ha messo in ginocchio la città costringendo migliaia di famiglie reggine a pagare debiti che non hanno mai contratto, con tasse salatissime necessarie a colmare la gestione dissennata della finanze creativa al governo. La rescissione contrattuale con Leonia è arrivata all’inizio della gestione commissariale e da mesi sappiamo che i crediti vantati dalla ex Società mista comunale nei confronti di Palazzo San Giorgio sono riferiti alla stagione governata dal centrodestra. Dunque se c’è qualcuno che deve spiegare come ha gestito il rapporto con Leonia è proprio chi in quegli anni ha governato, con i risultati che adesso sono sotto gli occhi di tutti». «E’ paradossale che oggi gli stessi protagonisti di quella stagione abbiano il coraggio di rivendicare risarcimenti per la città, quando sono stati proprio loro a depredarla delle sue risorse, con atti di assoluta irresponsabilità amministrativa che sono poi alla base delle osservazioni della Corte dei Conti e del Ministero delle Finanze. Assurdo soprattutto che questi soggetti, dopo esser stati severamente bocciati dai reggini nelle urne elettorali, arrivino a metter bocca sull’operato dell’Assessore alle Finanze o del Sindaco, che sono invece protagonisti della nuova stagione che la Città ha inaugurato dopo la fase commissariale». «Evidentemente – conclude Gangemi – non si capacitano questi signori come si possa amministrare con onestà, coscienza e competenza, secondo modalità che sono agli antipodi di quelle utilizzate durante gli anni del sacco di Reggio, facendo della trasparenza una vera e propria stella polare amministrativa. Stiano tranquilli però, ad averne piena contezza sono stati i reggini che li hanno severamente bocciati alle urne e ora accompagnano l’Amministrazione nell’opera di ricostruzione della città che sta già dando importanti risultati sotto l’aspetto economico e non solo. Di fronte ai fatti le chiacchiere stanno a zero e questi soggetti dovrebbero semplicemente chiedere scusa per le macerie che hanno causato».
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