Cambiano le procedure di identificazione degli immigrati in arrivo coi barconi della speranza. Ieri, a Reggio Caabria, dopo lo sbarco di 558 immigrati, la prova del nove. Tutto comincia con la nota della questura di Reggio Calabria in cui si comunica che “il 14 aprile lo Sportello dell’Ufficio Immigrazione sarà chiuso al pubblico per concomitanti sopravvenute esigenze di servizio connesse alle attività operative di gestione dello sbarco di immigrati che avverrà nella medesima giornata”. L’allarme terroristico internazionale ha richiesto infatti una intensificazione dei controlli già dall’arrivo dei migranti. Dunque, mentre in precedenza, all’arrivo al porto venivano classificati solo con nome e cognome e la successiva completa identificazione veniva fatta all’arrivo degli ospiti stranieri nei centri di accoglienza e di prima accoglienza, adesso si procede immediatamente. Gli sbarcati al porto di Reggio Calabria ieri sono stati condotti in questura per le verifiche del caso. Tutti gli immigrati in arrivo vengono inseriti nella banca dati centrale, grazie alle impronte digitali, le foto del segnalamento. Le attività si sono prolungate fino a notte perchè si deve attendere un “ok”, una risposta che arriva on line. Nei casi di perdita o di fuga si conoscono nomi e visi di chi, effettivamente, è entrato nel territorio italiano. Per gli ammalati è predisposto un trasporto mobile oppure, nei casi che richiedono urgenti cure mediche, si procede dopo il ricovero ospedaliero. Anche in questo caso prezioso è stato l’aiuto da parte dei volontari e del sistema allertamento sbarchi.
Gabriella Lax