Quale sarà il futuro della destra italiana è un interrogativo al quale nessuno in questo momento sarebbe in grado di dare una risposta soddisfacente. Sta di fatto, tuttavia, che l’importante appuntamento di Orvieto potrebbe diventare decisivo anche e soprattutto ai fini di quel processo unitario che in tanti sognano dopo le varie vicissitudini che hanno riguardato gli orfani di Alleanza Nazionale. Questo è infatti lo spirito che ha mosso gli organizzatori – Azione Nazionale e La Destra – di questo determinante momento di condivisione che dovrebbe gettare le basi di una Costituente di destra che sia in grado di ricomporre la frattura sorta dopo la demolizione di quella che un tempo era la casa di tutti.
Alemanno: “Prepararsi a dar vita a questo nuovo partito della destra italiana”
Questo, almeno, è il messaggio lanciato in primo luogo da Gianni Alemanno, un tempo grande animatore assieme a Francesco Storace della destra sociale, che, attraverso la sua pagina facebook, ha fatto sapere che è “giunta l’ora di rompere gli indugi e prepararsi, l’indomani del referendum sulle riforme costituzionali che si terrà in autunno, a lanciare un grande, aperto e inclusivo congresso per dar vita a questo nuovo partito della destra italiana”, né moderata né estremista ma seria. “Solo una destra forte e radicata – si legge ancora – potrà rompere questo scenario perdente e contribuire alla costruzione di una vera alternativa in grado di tornare alla guida del nostro Paese”, ascoltando “le vere esigenze del popolo”.
Scopelliti: “Oggi nasce una destra moderna, affidabile e di governo”
Messaggio ribadito con forza anche dall’ex Governatore delle Calabria, nonché Sindaco della città in riva allo stretto, Giuseppe Scopelliti, che ha salutato l’evento di Orvieto come la nascita di una “destra moderna, affidabile, una destra di governo che rispecchia un po’ l’andamento e l’esperienza di alleanza nazionale” in “una fase successiva, quella di una destra in grado di allearsi e di guardare a un nuovo centrodestra in Italia”. Dalle parole di Scopelliti si evince come questo rappresenti un aspetto decisivo perché evidentemente se l’obiettivo “è ricostruire un centrodestra veramente alternativo rispetto all’esperienza di Renzi”, diventa necessario “guardare attentamente a questa fase storica di un centrodestra che è imploso”.
Fausto Orsomarso: “Il congresso fondativo di ottobre servirà a dar vita ad una forza di capace di dare risposte”
All’ex numero uno del Pdl in Calabra fa eco il portavoce di Azione Nazionale, Fausto Orsomarso, che ha sottolineato come sarà necessario puntare con determinazione “sul rinnovamento della classe dirigente e sulla capacità di aggregazione, partendo dai valori di destra”. Fasi preparatorie e incontri intermedi a parte, il prossimo appuntamento importante potrebbe svolgersi già il prossimo ottobre attraverso un congresso fondativo che servirà “a dar vita ad una forza di destra davvero grande e inclusiva, capace di dare risposte concrete alla crisi economica e di bloccare la deriva del renzismo, che sta annientando il futuro del Paese, condannando l’Italia ad una posizione di subalternità rispetto ai partner europei”.