Gli Stati Uniti non hanno intenzione di lasciare alla Russia l’iniziativa in Medio oriente per sradicare lo Stato islamico, neppure rispetto alla mossa a sorpresa di Putin di ritirare buona parte delle forze militari impegnate in territorio siriano. Lo ha lasciato intendere il segretario di Stato, John Kerry, recandosi a Baghdad per una visita non annunciata con lo scopo, secondo quanto riportato dai media internazionali, di discutere di possibili strategie per strappare Mosul alle milizie integraliste dell’Isis.
Sul tavolo, tuttavia, lo scacchiere mediorientale pone anche altri interrogativi che stanno riempiendo le pagine dei giornali americani, su tutti quelli dettati dal coinvolgimento dell’Arabia Saudita e del Qatar che, anche rispetto alla presenza in campo dell’Iran, hanno già aperto sullo sfondo un altro fronte caldo, quello della crisi yemenita.