In riferimento all’avvio delle procedure per l’accorpamento delle Camere di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e alle dichiarazioni del Commissario ad Acta dr. Maurizio Ferrara nel corso della Conferenza Stampa tenuta ieri nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, nonché nelle interviste di seguito rilasciate, il Presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia Michele Lico, interviene per sottolineare alcuni aspetti sostanziali che, se non ben considerati o se disattesi, potrebbero essere fuorvianti rispetto alla regolare gestione della stessa procedura. Secondo il presidente Lico, infatti, “sarebbe necessario innanzitutto che il dr. Ferrara, pur rivestendo entrambi le funzioni, non confondesse il ruolo di Commissario ad Acta con quello di Segretario Generale della Camera di Commercio di Catanzaro, posizione quest’ultima che invece sembra proprio aver prevalso ieri nel corso dell’incontro con la stampa, penalizzando la sua funzione di soggetto terzo che deve invece garantire, nell’ambito dei suoi compiti, equidistanza ed imparzialità rispetto alle singole camere di commercio interessate alla procedura. L’art. 4 del relativo decreto di nomina del Ministero dello Sviluppo Economico attribuisce infatti al Commissario ad Acta, l’esclusivo compito “di adottare, tenuto conto dei dati pubblicati dal Ministero e delle proposte contenute nelle deliberazioni di cui in premessa (ovvero delle singole Camere di Commercio ndr) la norma statutaria di composizione del nuovo consiglio ai sensi dell’art. 10 L. 580/93 e smi, di avviare le procedure di costituzione del nuovo consiglio della nuova Camera di Commercio CZ, Kr, e VV” nonché di richiedere in tempo utile la designazione dei componenti della nuova Camera. Altri non sono i suoi compiti. Il che implica, come Commissario ad Acta, il doversi astenere da ogni considerazione e valutazione sia sulla futura organizzazione della nuova Camera di Commercio, sia sullo stato e sull’attività gestionale di ogni singola Camera. Si rileva invece – continua il Presidente Lico- che ciò non è avvenuto nel corso della suddetta Conferenza Stampa e nelle relative interviste laddove il dr. Ferrara sembra parlare più da Segretario Generale della Camera di Commercio di Catanzaro che non da Commissario ad Acta, laddove pone in netta contrapposizione la Camera di Commercio di Catanzaro rispetto alle altre due, contravvenendo ad un suo preciso dovere di imparzialità anche e soprattutto quando testualmente dice rispetto all’accorpamento, “Io spero che Catanzaro riesca alla fine a non perderci”. Una valutazione chiaramente di parte, certamente inopportuna, che non può che preoccupare perché pronunciata dal dr. Ferrara in evidente conflitto di interesse. “A non perderci” ovviamente –conclude Lico- devono essere tutte e tre le Camere di Commercio interessate all’accorpamento, quindi anche Vibo Valentia e Crotone, in quanto espressioni di territori che devono avere pari dignità di tutela e rappresentanza, criteri che chiediamo fortemente vengano rispettati in tutte le fasi della procedura. In riferimento a ciò, abbiamo e manteniamo una ferma posizione, che non è, a differenza di quanto sostiene erroneamente il dr. Ferrara, ostruzionismo o mancanza di volontà ad attivarsi rispetto al processo di accorpamento, ma azione vigile e responsabile a tutela degli interessi delle imprese e delle aspettative del nostro territorio che non devono assolutamente essere ulteriormente penalizzate, così come è necessario che nello specifico non venga disperso quanto di positivo e di efficace la Camera di Commercio di Vibo Valentia ha realizzato con segni evidenti e tangibili, positivi e costruttivi, sul territorio di riferimento”.
Rosanna De Lorenzo
–Comunicazione Istituzionale e Relazioni Esterne-