Ci (ri) siamo. All’orizzonte si profila un nuovo scandalo di proporzioni mondiali – questa volta non di carattere militare ma di carattere finanziario – i Panama Papers, e c’è subito chi non perde tempo per svelare una trama – sempre la stessa trama – che dal dopoguerra ad oggi fa da sfondo agli eventi internazionali più importanti. Ma, sterili teorie complottistiche a parte, se a introdurre la “questio” dei difficili (si fa per dire) rapporti Usa-Russia è Wikileaks, allora il quadro potrebbe essere ben diverso e dal campo della speculazione (quasi) fantasiosa verremmo a cascare in quello dell’investigazione concreta.
Lo fa attraverso il proprio account Twitter, senza usare giri di parole. “L’attacco dei Panama Papers su Putin è stato prodotto dall’OCCRP che ha preso di mira la Russia e l’ex Unione Sovietica ed è stato finanziato da USAID e da un noto filantropo europeo”.
Un messaggio dalla portata enorme se si considera non soltanto la fonte da cui proviene ma anche e soprattutto i ruoli che le due potenze stanno svolgendo sullo scacchiere geopolitico europeo (vedi la crisi ucraina) e in quello mediorientale (vedi la questione della Siria e dello Stato islamico). Per farla breve, l’Occrp è il Progetto di Investigazione sulla Corruzione e il Crimine Organizzato, mentre l’Usaid è l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti.
L’organizzazione fondata nel 2006 da Julian Assange ha, quindi, affermato che “per il governo USA finanziare direttamente l’attacco dei dei Panama Papers su Putin mina seriamente la sua credibilità”, nonostante l’Occrp USA possa aver fatto un buon lavoro. E poi la stoccata finale: “Alcuni buoni giornalisti, ma nessun modello per l’integrità”.