Un altro omicidio, a distanza di una settimana. Ci eravamo lasciati con tanti interrogativi sulla recrudescenza criminale nella città dello Stretto. In una settimana, oltre alla visita della Commissione antimafia guidata da Rosy Bindi, sono stati due i gravi fatti criminosi. L’omicidio di un uomo ed il ferimento di un ex collaboratore di giustizia a Sambatello e la notizia, resa pubblica solo adesso, delle minacce recapitate al sindaco Giuseppe Falcomatà ed alla sua amministrazione, che risalgono però ad un anno fa. Oggi pomeriggio per la gravità dei fatti di sangue che si susseguono a ritmo che non si ricordava da anni, si è riunito in prefettura il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico. Ma i segnali più inquietanti vengono dalle strade e dai quartieri dove la paura davvero comincia a farsi spazio. Quella che si tratti di episodi isolati sembra un’ipotesi sempre più recondita e da mettere, purtroppo, da parte. Sono ben pochi i problemi che si fanno nell’agire gli assassini sanguinari, che non temono il giorno, né i luoghi frequentati. Si era detto dell’economia ferma e della conseguente mancanza di interessi su appalti cittadini. Il fattore base però potrebbe presto cambiare. Potrebbero essere i finanziamenti del decreto Reggio (e la conseguente ripartenza delle opere) ma soprattutto i finanziamenti dirottati alla futura città metropolitana a far gola al crimine organizzato. Gli agguati sarebbero forse un indice, barbaro certo, dei cambiamenti di equilibri criminali? Non sappiamo bene verso dove, ma qualcosa, nelle zone oscure si sta muovendo, e senza farsi tanti scrupoli.
Gabriella Lax