Sarà ancora serie B. Per il sesto anno consecutivo dalla storica promozione del maggio 2011, la Rugby Reggio Calabria prenderà parte alla terza serie nazionale e rappresenterà la città dello Stretto e la Calabria in giro per lo Stivale anche nella stagione 2016/2017: la vittoria con bonus ottenuta ai danni del Cus Catania proietta infatti i gialloneri a +16 dal quinto posto, occupato proprio dagli universitari etnei, gap che a tre gare dal termine rappresenta una distanza di sicurezza che significa salvezza anticipata per il XV del presidente Mannino. In virtù del successo della Capitolina sul campo dell’Avezzano nell’altro incontro di giornata, la classifica dopo sei turni recita: Capitolina 19, Reggio Calabria 17, Partenope 10, Avezzano 9, Cus Catania 1. Il match, diretto dal Sig. Gargiulo di Torre del Greco, ha visto un primo tempo equilibrato nel punteggio ma condito da errori e imprecisioni, dove le marcature e le occasioni si sono costantemente alternate a favore dell’una o dell’altra compagine: a marcare i primi punti sono gli ospiti che dopo una manciata di minuti sfruttano una disattenzione del triangolo allargato reggino per recuperare l’ovale e andare in meta in bandierina con Cafaro; Re non trasforma, 0-5 in apertura.. La risposta dei reggini è immediata: calcetto di Autelitano a scavalcare la prima linea di difesa, ovale recuperato da Mitchell che prontamente serve l’accorrente Salayman che va in meta; Mitchell trasforma e al 5° minuto la Rugby Reggio è avanti 7-5. L’occasione per il controsorpasso Cus arriva con un calcio di punizione concesso dai reggini in rimessa laterale, ma dalla piazzola Re non centra i pali; sul fronte opposto è invece preciso Mitchell, che al 14° centra l’H e porta i suoi sul 10-5. Continui capovolgimenti di fronte dunque, tocca ora al Cus rendersi pericoloso con un lungo possesso nei 22 avversari che viene però difeso bene dalla linea giallonera, così come è poi il turno del XV di casa che ci prova con un buon tentativo nei 22, prima alla mano vanificato da un in avanti e poi da mischia chiusa con recupero cussino del possesso. Al 28° arriva la seconda marcatura pesante ospite: touche reggina persa a centrocampo, rossazzurri che calciano l’ovale per il guadagno territoriale, pasticcio dei trequarti di casa e touche a cinque metri per i catanesi, maul ben formata e meta della seconda linea Agosta; la trasformazione di Re aggiunge i due punti, Cus di nuovo avanti: 10-12 il parziale. Sulla ripartenza, subito l’occasione per i gialloneri per tornare in vantaggioi: avanti ospite, possesso recuperato, gioca Reggio, ingresso laterale in ruck e calcio di punizione; Mitchell non sbaglia, alla mezzora è 13-12. Riparte il Cus e Reggio restituisce il favore non controllando l’ovale che viene perso in avanti e finisce in rimessa sulla linea dei 22: lancio Cus, maul ben formata, avanzamento, metri su metri fino in area di meta, con l’ovale schiacciato oltre la linea da Valenti; Re trasforma, parziale 13-19. Come detto, occasioni da una parte e dall’altra: sulla ripartenza recuperano i cussini ma il sostegno non entra dal gate giusto, Reggio da posizione centrale non piazza e va in rimessa, ma i gialloneri vanificano tutto con qualche parola di troppo in occasione di un raggruppamento che viene punita con un calcio contro; nel finale, altro possesso reggino in campo Cus e fuorigioco della difesa, il tempo è scaduto e si va per i pali, ma il calcio di Mitchell da 35 metri non è preciso e le squadre vanno al riposo con gli ospiti avanti 13-19. All’intervallo, non contento della prestazione a tratti sottotono e molle dei suoi, coach Huygen rivoluziona la squadra con ben cinque cambi inserendo chili e forze fresche e scuote a dovere i suoi, che entrano in campo con un piglio decisamente più grintoso e determinato. Al 4° minuto è Mitchell dalla piazzola ad accorciare e a portare la Rugby Reggio a distanza di minibreak sul 16-19; qualche minuto più tardi, la reazione cussina si manifesta con un buon possesso nei 22 avversari dopo una maul a seguito di rimessa laterale, ma determinante è l’intercetto di Gattuso sull’ultimo passaggio all’ala che interrompe quella che di fatto resterà l’unica azione pericolosa degli ospiti nella ripresa, salvo il tentativo finale alla ricerca della quarta meta per il punto di bonus. I reggini raggiungono il pareggio al 15°, grazie al piede del solito Mitchell, tornato al ruolo di mediano di mischia dopo l’utilizzo a secondo centro nei primi 40 minuti, che mette dentro un piazzato e porta il punteggio sul 19 pari; un minuto più tardi i padroni di casa trovano anche la superiorità numerica, per il giallo comminato all’etneo Mangione per un placcaggio al collo, e concretizzano il maggior possesso e territorio: protagonista Filardo, che prima crea un break trovando il varco tra la linea rossazzurra ma si vede intercettare il riciclo per l’ala, poi conclude in meta una lunga azione corale del XV di casa che nei 22 avversari sposta il gioco prima da destra a sinistra su tutta la larghezza del campo, poi nuovamente sulla destra a trovare lo spazio per l’accelerata finale del centro reggino; Mitchell manca la trasformazione, al 60° Rugby Reggio avanti 24-19. Dopo qualche fase di gioco rotto, ancora possesso giallonero nei 22 metri avversari, lunga azione multifase fino al fallo degli ospiti, si va in rimessa a cinque metri: lancio, maul, avanzamento e meta di Cervasio dal fondo del raggruppamento; Mitchell non aggiunge i due punti, a dieci dal termine padroni di casa per la prima volta oltre break: 29-19 il parziale. Possesso e territorio dunque, ma anche pressione, come quella che fa guadagnare una mischia a cinque metri, vanificata poi da un eccesso di foga di Mitchell nell’allontanare il mediano di mischia avversario, ed exploit individuali come quello di Salayman, che al 37° marca la quarta e decisiva meta con una giocata di quelle destinate a restare impresse a lungo nella memoria: l’ala reggina recupera l’ovale all’altezza del centrocampo da un calcio di liberazione ospite, spinge sulle gambe e rompe i primi due placcaggi, accelera lungo linea fin dentro i 22, supera in velocità anche un terzo avversario, si invola verso la bandierina e schiaccia il pallone a terra tuffandosi in area di meta; da posizione angolata Mitchell non trasforma, ma la partita è ormai in cassaforte: 34-19 il punteggio, vantaggio oltre il doppio break. Nel finale, il Cus ci prova per la quarta meta che darebbe il punto di bonus in classifica, e da una mischia all’interno dei 22 tenta l’ultimo assalto spostando il pallone in orizzontale lungo la larghezza del campo, ma il grillotalpa di Quattrone, al rientro dopo una lunga assenza per infortunio, costringe al tenuto il portatore di palla: il tempo è scaduto, la punizione viene calciata fuori e l’arbitro fischia la fine dell’incontro. Reggio Calabria batte Cus Catania 34-19.
Rugby Reggio Calabria – Cus Catania 34 – 19
1°t
3° meta Cafaro 0-5
5° meta Salayman, trasf Mitchell 7-5
14° cp Mitchell 10-5
28° meta Agosta, trasf Re 10-12
30° cp Mitchell 13-12
32° meta Valenti, trasf Re 13-19
2°t
4° cp Mitchell 16-19
15° cp Mitchell 19-19
16° cart giallo Mangione (Cus)
20° meta Filardo 24-19
30° meta Cervasio 29-19
37° meta Salayman 34-19
Reggio Calabria
Khaoua (Scappatura), Imbalzano, Pedà, Maesano (Sorbara), Stilo (Masuero), Confido, Cervasio (Quattrone), Blandino, Ripepi (Filardo), Cangemi, Gallipoli (Gattuso), Autelitano, Mitchell, Salayman, Cutrupi.
A disposizione: Cannavò.
Allenatore: Shaun Huygen
Cus Catania
Mammana, Russo Gia., D’Arrigo, Valenti, Agosta, Bonaccorso (Liotta), Cafaro (Pagano), Russo Giu., Leonardi, Di Mauro, Serra, Mangione, Re, Stracquadanio, Gualtieri (Crocellà).
A disposizione: Scavone, Santoro, Irato.
Allenatore: Domenico Scavone
Arbitro: Gargiulo (Torre del Greco)
Gdl: Pellicanò (Reggio Calabria), Di Pietro (Messina)
Umberto Chirico – ASD Rugby Reggio Calabria