I volontari di Operazione Colomba testimoni delle violenze in Colombia
«Siamo arrivati due giorni fa al villaggio de La Esperanza perché gruppi paramilitari si sono accampati a soli 10 minuti da qui. A distanza di pochi mesi dall’emergenza paramilitare già denunciata ad ottobre, ci troviamo di fronte a una situazione di estrema tensione e di pericolo per la presenza dei gruppi armati in mezzo alla popolazione civile», dichiarano i volontari di Operazione Colomba, corpo di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII. Negli ultimi giorni la presenza dell’auto-proclamato gruppo armato illegale delle Autodefensas Gaitanistas de Colombia (AGC) nei villaggi de La Hoz, Il Porvenir e La Esperanza (regione di Antioquia), ha provocato diversi scontri armati tra le AGC e la guerriglia delle FARC. I volontari di Operazione Colomba si sono attivati per accompagnare una commissione umanitaria, formata da membri appartenenti alla Comunità di Pace di San Jose de Apartadò, per verificare la situazione e per raccogliere le testimonianze della popolazione civile. «Tra le testimonianze raccolte spicca quella di due giovani contadini picchiati e minacciati di morte dalle AGC – raccontano i volontari -. Sul luogo erano visibili i segni dei combattimenti, avvenuti tra le case dei civili e la scuola statale del villaggio, in piena violazione del diritto internazionale. Alcune famiglie hanno abbandonato le proprie case. Giovedì 31 marzo, le AGC hanno imposto un blocco, di 48 ore, di tutte le attività economiche, accademiche e di trasporto nella regione dell’Urabà per commemorare l’uccisione di un capo paramilitare avvenuta nel 2013. Nei villaggi rurali dove attualmente sono presenti i volontari di Operazione Colomba, è forte la presenza del gruppo armato illegale che ha imposto le proprie disposizioni alla popolazione civile. «A livello nazionale e internazionale tutti gli occhi sono puntati sugli Accordi di Pace in corso a l’Avana tra il Governo colombiano e le FARC e si comincia a parlare di “post-conflitto” e di un paese “pacificato” e ormai “sicuro” in cui rilanciare gli investimenti stranieri e il turismo – commenta Antonio De Filippis, responsabile di Operazione Colomba – ma noi siamo estremamente preoccupati per il perdurare nel paese di situazioni di conflitto e di violenza come quelle in corso e per il coinvolgimento della popolazione civile colombiana». Operazione Colomba, Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, è presente in Colombia dal 2009 con un progetto di accompagnamento dei civili della Comunità di Pace di San José de Apartadò.
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