Le indagini degli investigatori della strage di Bruxelles, portano al nostro “Bel Paese”. Diverse tracce dei terroristi suicidi, non uso la parola “Kamikaze” perchè per il sottoscriscritto è fuori luogo e per nulla consona, di Bruxelles portano in Italia, in particolare a Bari, considerata un crocevia importante. Secondo gli inquirenti Khalid El Bakraoui e Salah Abdeslam, due dei membri della cellula che ha pianificato e realizzato gli attentati di Parigi e Bruxelles, e successivamente Djamal Eddine Ouali, l’algerino che avrebbe fornito i documenti falsi allo stesso Salah e ad altri due terroristi, Mohammed Lahlaoui, un marocchino arrestato in Germania due giorni dopo le stragi di Bruxelles, sarebbero passati per l’Italia. Ma veniamo un po’ più nello specifico; El Bakraoui Il terrorista che si è fatto saltare nella metro di Maelbeek alle 8.25 del 23 luglio è atterrato all’aeroporto di Treviso con un volo Ryanair proveniente da Bruxelles, da notare che il biglietto era stato acquistato con altro nominativo, il nome di un certo Abderahman Benamor, si sottolinea che i documenti presentati all’arrivo in Italia erano documenti belgi. Lo stesso Bakraoui viene registrato su un volo Volotea in partenza dall’aeroporto di Venezia alle 6 con destinazione Atene e nelle 22 ore che resta in Italia pernotta presso l’hotel Courtyard by Marriott Venice Airport di Venezia. Va sottolineato che l’attentatore era già ricercato dalle autorità belghe, che però non avevano inviato nessuna segnalazione all’Italia; Per il sottoscritto gravissima “falla” nel modo di condurre le indagini belghe. Per Abdeslam Salah, uno degli attentatori di Parigi arrestato successivamente qualche giorno prima della strage di Bruxelles, scendiamo un po’ più a sud ed arriviamo a Bari, dove il 1 Agosto, in auto con un amico, si imbarca per la Grecia. Fa perdere le sue tracce per 4 giorni per poi ripresentarsi a Bari in un traghetto partito dalla Grecia il 6. Ripartendo per il Belgio ed usando la carta di credito per ben tre volte sul territorio italiano, quindi lasciando traccia del suo passaggio. Sempre a Bari troviamo il 38enne iracheno Ridha Shwan Jalal il quale era stato fermato mentre tentava di imbarcarsi per la Grecia proprio il giorno in cui Salah rientrava in Italia e che aveva fatto un preventivo per una ventina di biglietti aerei dall’Iraq per Parigi, formando dei gruppi di 5 passeggeri a volta. Risaliamo il nostro “Stivale” e giungiamo a Vestone, nel Bresciano, dove troviamo il marocchino Mohammed Lahlaoui arresto in Germania qualche giorno dopo l’attentato di Bruxelles e sul cui telefonino, secondo quanto scritto dal Der Spiegel, gli investigatori hanno trovato contatti e sms proprio con Bakraoui. Da nedere che il Marocchino vissuto in Italia dal 2007 al 2014, sarebbe dovuto essere ai domiciliari per reati contro il patrimonio e la persona e colpito da Espulsione, ma invece che tornarsene in Marocco si era trasferito in Germania. Tutto ciò ci porta a notare come non ci siano passaggi di informazioni fra i vari paese europei, dove tutti dicono ed affermano il contrario… Ma non è questo il luogo su cui poter discutere di questi argomenti, è solo il luogo in cui poter riassumere e cercare di spiegare, comprensibilmente, all’opinione pubblica ciò che è successo e gli sviluppi.