Gioia Tauro (RC): Consigliere provinciale arrestato per stalking e violenza sessuale nei confronti della ex-fidanzata

giornata-contro-violenzaNella tarda mattinata di oggi, 26 marzo 2016, a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, la Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e il Commissariato di P.S. di Gioia Tauro hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del dispositivo elettronico “Braccialetto”, emessa in data odierna dal G.I.P. del Tribunale di Palmi dr. Paolo RAMONDINO, su richiesta della Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale (a firma del Procuratore della Repubblica Dott. Ottavio SFERLAZZA e del Sostituto D.ssa Valentina GIAMMARIA), a carico di un cittadino gioiese, poiché ritenuto responsabile dei reati previsti dagli artt. 612 bis co. 2 e 4 c.p., 609 bis co. 1 c.p., 609 ter c.p. nr.5, 609 quater c.p. e 609 septies co. 4 nr. 4 c.p.. 

In particolare, le indagini hanno consentito di accertare come l’uomo., non rassegnatosi alla fine della relazione con la ex fidanzata, la minacciava e la molestava attraverso continue, perduranti e reiterate vessazioni di ordine fisico e psicologico (consistenti in minacce, anche di morte, percosse, pedinamenti, danneggiamenti e lesioni), mostrando un’incontenibile, pericolosa e violenta gelosia, nei confronti della donna, in modo da cagionarle un perdurante stato di ansia e di paura, tale da ingenerare nella stessa un fondato timore per l’incolumità propria e dei suoi familiari e tale da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita; l’uomo poneva in essere una condotta spregiudicata, compulsiva e ossessiva finanche nei confronti del personale Polstato innanzi ai quali si è presentato più volte mentre stavano procedendo all’escussione di sommarie informazioni delle persone informate sui fatti.

E ancora, dalle indagini si accertava come l’uomo, in una circostanza, la scorsa estate, in preda a ossessiva gelosia, avesse costretto la donna a subire atti sessuali contro la sua volontà.

La donna da alcuni anni viveva in uno stato di terrore in quanto era ormai continuamente molestata e minacciata dall’uomo, che nella sua ossessione per lei aveva posto in essere svariati atti persecutori:

  • le aveva cancellato le amicizie maschili dal social network Facebook su cui la donna era registrata;
  • le imponeva di non indossare abiti aderenti e di non voltarsi a salutare le persone;
  • la pedinava e le vietava di incontrare altre persone;
  • la ingiuriava pesantemente;
  • la minacciava di morte;
  • a seguito di un litigio la percuoteva violentemente;
  • in un’occasione le rompeva il telefono cellulare;
  • in un’altra occasione le prendeva il telefono cellulare per controllarglielo per poi trattenerlo;
  • in un’ulteriore occasione la gettava a terra e la percuoteva violentemente con pugni e calci;
  • in un’ulteriore occasione per futili motivi la percuoteva sferrandole un pugno al volto che le procurava lesioni;
  • in un’altra occasione la percuoteva, minacciandola di non riferire l’occorso a nessuno;
  • in un’ulteriore occasione minacciava i congiunti della donna a consegnargli i cellulari;
  • in un’ulteriore occasione la minacciava di pubblicare dei video intimi che la ritraevano;
  • in un’ulteriore occasione si presentava nel cuore della notte presso l’abitazione della donna accusandola (falsamente) di fronte ai genitori di avere una relazione con un altro uomo.

Il soggetto, attualmente, ricopre la carica politica di Consigliere provinciale di maggioranza appartenente della Provincia di Reggio Calabria.

comunicato stampa  – Questura di Reggio Calabria

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