In questo ultimo periodo, l’associazione ARATEA sta ricevendo numerose telefonate di segnalazioni riguardanti cani abbandonati e bisognosi di assistenza. Chiamate alle quali ci piacerebbe rispondere attivamente. Purtroppo, però, a oggi l’associazione ARATEA non è ancora entrata in possesso della Canile Municipale ed è quindi impossibilitata a intervenire. Ci scusiamo con i tanti cittadini che giornalmente ci contattano per problemi relativi al randagismo, ma non siamo ancora nella condizione di erogare il servizio richiesto, per la mancata consegna della struttura di Mortara. In questo momento, il Comune di Reggio Calabria ha avviato una procedura di sgombero dei soggetti che stanno occupando “sine titulo” il canile, e quindi auspichiamo una risoluzione della querelle in tempi brevi, per poter finalmente iniziare a svolgere i servizi previsti per affrontare il randagismo in città. Ogni azione non può prescindere dalla disponibilità di un luogo deputato al primo soccorso e al ricovero dei cani bisognosi di interventi immediati. La suddetta struttura infatti è costituita da un canile sanitario, che sarà gestita dall’Asp in convenzione con l’associazione Aratea, e da un canile rifugio gestito dall’associazione stessa per conto del Comune. Pertanto, tutti i servizi di recupero, controllo sanitario e ricovero non potranno essere effettuati fin quando il Canile di Mortara non verrà consegnato all’Asp veterinaria (Area A), responsabile per la parte sanitaria, e all’Associazione Aratea, responsabile della custodia e dell’accudimento di tutti i cani ricoverati presso il canile sanitario e rifugio. Con la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, ormai, nulla osta allo svolgimento di un servizio necessario e non più rinviabile alla città. Non abbiamo mai inteso e non intendiamo sottrarci al nostro dovere ma, come sempre, ci rimettiamo ancora una volta alla legge e quindi alle procedure dell’Amministrazione comunale, ribadendo l’urgenza di attivare un servizio necessario per i nostri animali che non possono più attendere. Al momento, tantissimi cani, anche cuccioli, versano in gravi condizioni igienico-ambientali e sanitarie, in stato di pericolo e abbandono. Per questo motivo, chiediamo un passo indietro a chi, per interessi personalistici, continua a ritardare le azioni necessarie all’avvio del servizio e un passo avanti a chi, invece, ha il dovere di compierle. I 140 cani al momento presenti nella struttura, con la presa in possesso della stessa da parte di Aratea, non saranno trasferiti altrove. Saranno accuditi dal legittimo Gestore del Canile e da tutte le istituzioni e gli organi competenti che, nella qualità di Comitato Consultivo, coadiuveranno l’associazione nelle attività e svolgeranno tutte le azioni necessarie alla gestione del randagismo in città. Sì, perché questi 140 cani non sono gli unici ad aver necessità di cura ma rappresentano solo una piccola parte di quelli che girano raminghi per le vie della nostra città, bisognosi anch’essi di attenzioni. Tutti animali che, in questo momento, non possono essere recuperati, ribadiamo, per l’occupazione abusiva. L’affidamento della struttura ad Aratea, unica legittimata alla sua gestione, è l’azione che permetterà di restituire il canile a tutti i cittadini, lungi dall’essere, come in malafede si sta facendo credere, una sottrazione della stessa dalle mani di pochi. Avendo a cuore il destino di tutti gli animali della città e non solo di quelli che al momento si trovano presso il canile, auspichiamo che in tempi brevi tutto si possa risolvere nel migliore dei modi. Animali e cittadini attendono una risposta urgente!
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