“Poeti per la libertà” chiude la settimana di celebrazione dell’Anassilaos

Si conclude con l’incontro “Poeti per la libertà”, nella sala Monteleone del consiglio regionale, la settimana dedicata alla poesia dell’associazione culturale Anassilaos.anassilaos “Sette giorni di passione -chiarisce Tito Tropea in apertura – vissuti con intensità” e ricorda il messaggio di saluti del presidente del consiglio regionale Nicola Irto. Lettura di poesia in apertura e durante la serata con Pina Nicolò, Daniela Scuncia, Mimma Licastro, Antonella Postorino e Nancy Calabrò.  Francesco Idotta sottolinea come sia importante “parlare di poesia perchè la violneza, in uan giornata come quella di oggi, non diventi la norma”. Due le realtà prese in considerazione nella sua disamina “Le donne arabe alle quali viene tappata la bocca, col burka che nasconde i sensi e lascia una visione parziale, non mostrando il volto e le mani. Ma le poetesse si esprimono ugualmente. Una prigionia che le donne hanno imparato ad abitare”. E poi le condizioni degli apolidi  “con versi intimi e umani che consentono allo spirito di sopravvivere”. Racconta la vita dedicata i temi civili Gabriella Lax, leggendo i versi del poeta russo Osip Mandelstam, morto nel corso delle purghe di Stalin, dopo arresti e censure. Aveva osato definire il dittatore in una lirica “il montanaro del Cremlino, le cui tozze dita come vermi sono grasse”. “Poesie e libertà binomio naturale ed immediato che la è non è congiunzione ma come verbi a ribadire natura e funzione – spiega in chiusura Francesco Romeo – gli uomini hanno costruito recinti che chiamiamo società, viviamo nel rispetto delle leggi che la ragione elabora e la storia impone. Il poeta va oltre attraversa. Il poeta va per sentieri che altri ignorano o mettono da parte”. Disamina finale affidata al presidente Stefano Iorfida.

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