Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha promosso e presieduto un incontro con i primari dell’ospedale di Vibo Valentia, accompagnati dalla Direttrice generale Angela Caligiuri. Alla riunione erano anche presenti il Presidente della Commissione consiliare “Sanità” Michelangelo Mirabello ed il Delegato del Presidente per la sanità Franco Pacenza. Il Presidente Oliverio, nell’introdurre i lavori, ha detto: “Ritengo che l’iniziativa da voi intrapresa sia meritoria perché ha rappresentato un segnale forte ed immediato, come emblema di una sofferenza non più sopportabile nel panorama della sanità calabrese. Anche questo sarà uno dei problemi principali di cui parlerò, il prossimo ventiquattro marzo, nell’incontro con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin”. I primari hanno, quindi, con puntualità, evidenziato “le contraddizioni ed i veri e propri strafalcioni presenti nel Decreto di Rete ospedaliera , presentato dal Commissario Scura, che trovano, nella provincia di Vibo, il territorio più mortificato e dequalificato dell’intera regione, non solo in materia di posti letto ma in termini di attività soppresse, persino rispetto alle capacità presenti per il costruendo ospedale e per i presidi di Serra San Bruno e Tropea”. Il Consigliere Mirabello ha sottolineato che “il senso della protesta è stato bene interpretato dall’opinione pubblica. Le dimissioni dei primari sono stati un gesto rilevante contro le decisioni del Commissario rispetto all’organizzazione ospedaliera della provincia di Vibo. Mirabello ha parlato della “necessità di garantire i servizi sanitari ai cittadini, tenendo nella giusta considerazione le specialità delle tre strutture ospedaliere (Tropea, Serra e Vibo) presenti sul territorio, partendo dall’ospedale di Vibo”. Per Franco Pacenza “la programmazione va ancorata ai dettami del Decreto legge n.70/2015 che codifica le funzioni delle diverse strutture ospedaliere. Inoltre, sia pure con gradualità, a tutte le strutture vanno assegnate le attività previste. Il primo obiettivo della programmazione sanitaria calabrese deve essere la lotta all’emigrazione sanitaria passiva ed in questa direzione vanno attivate tutte le iniziative. Il Decreto n.30/2016 del Commissario non risponde a nessuna di queste domande”. o.m.