“Un tavolo che generi un modello di transizione, dopo aver portato i libri della Sogas in tribunale. Poi serve creare una piattaforma affinchè tutti i soldi che arrivano siano investiti nella struttura”. E’ Massimo Ripepi, leader reggino di Fratelli D’Italia, a suggerire un piano per salvare l’aeroporto “Tito Minniti”. Da questa “battaglia” parte il lavoro del partito di Giorgia Meloni nella città dello Stretto. Al tavolo a palazzo San Giorgio, stamane, insieme al consigliere comunale Ripepi, il segretario nazionale di Pace Tomamso Iaria, i giovani Angelo Costantino e Luigi Iacopino, Peppe Quattrone e Maurizio Chiarenza (del Cidec). “Un partito giovane in città più giovane -chiarisce il moderatore Pasquale Romeo – l’aeroporto non ha mai poggiato su basi solide, non è mai stato un punto di sviluppo e non è mai entrato negli obiettivi politici, si è sempre fatta politica di sussistenza. Al tempo di Giuseppe Scopelliti governatore, le compagnie erano arrivate ma avendo scopi commerciali, non essendo state coltivate se ne sono andate”. Parla del decreto che spoglia l’aeroporto di Reggio Ripepi, del declassamento del “Tito Minnti”che ” non diviene aeroporto strategico – come Renzi ha deciso per quello di Firenze unito con Pisa – ma viene dichiarato di interesse nazionale, col rischio che – specifica Ripepi – in caso di fallimento della Sogas, possa essere ancora declassato ad aeroporto regionale, un posto per acquiloni insomma…”. La mozione presentata da Ripepi in consiglio comunale, per fare asse con l’area metropolitana e rialzare le valutazioni del “Tito Minniti”, è stata clamorosamente bocciata. “Questo sindaco sbaglia non facendo nulla- prosegue – dobbiamo dare stimoli contro l’inerzia. Ci vuole lungimiranza”.
Gabriella Lax