Dopo più di sei anni ecco i contributi previdenziali per i volontari in ferma breve

Tra il 2008 ed il 2009 ci sono stati tanti volontari in ferma breve, per un periodo di circa 40 mesi, poi transitati con un concorso specifico nelle varie forze di polizia (carabinieri, guardia di finanza e polizia). Questi volontari, come previsto da contratto, avrebbero dovuto ricevere i versamenti dei contributi previdenziali da parte del Ministero della Difesa. Proprio nella classe di concorso era specificato che avrebbero dovuti essere versati.

Questi contributi non sono mai arrivati invece. In questa condizione si trovano tanti ex volontari inferma breve di quegli anni, migliaia e migliaia di ragazzi. L’avvocato del foro reggino Monica Delle Donne, dopo alcuni solleciti, è riuscita ad ottenere questo riconoscimento.

Così, dopo richieste avanzate già dal 2010, solo a distanza di sei anni, e ripetute insistenze, le posizioni previdenziali sono state sanate. “I soggetti venivano retribuiti come volontari in ferma breve – spiega l’avvocato reggino – per nel fare l’estratto conto pensionistico si sono accorti che non erano stati versati i contributi. Il mio cliente ha iniziato ad inviare lettere sei anni fa.

Ho fatto una lettera a dicembre 2015, indirizzata allo Stato maggiore della difesa, all’Inps ed ho ricevuto immediatamente la risposta dal primo, e dalla seconda, dopo anni di silenzi, ho ricevuto la ricostruzione della posizione dopo un mese. C’è da dire che il mio cliente in questi anni aveva fatto i vari step per interrompere la prescrizione”.

Il problema era noto poichè, già nel 2012, i sindacati di categoria, avevano diramato dei comunicati ai propri iscritti, sollecidantoli a farle lettere interruttive. In caso di mancata interruzione, con la prescrizione che opera dopo 5 anni, i contributi sarebbero andati perduti e lo Stato avrebbe potuto eccepire la prescrizione.

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