Dopo l’acquisizione avvenuta settimana scorsa da parte della Lavazza della francese Carte Noire, oggi è la giornata di Campari. Ebbene sì, la famosa etichetta Milanese ha raggiunto un accordo con i membri della famiglia azionista di controllo della società quotata francese Société des Produits Marnier Lapostolle (Spml) per acquisire il controllo della società e del noto marchio Grand Marnier. L’accordo prevede che il gruppo Campari S.p.A acquisti subito il 17,19% in piena in piena proprietà, 1,06% in nuda proprietà e 1,54% in usufrutto del capitale, fino ad arrivare al 2021 dove con opzioni call/put entrerà in possesso di tutte le azioni detenute dai membri della famiglia azionista di controllo pari al 26,60% di piena proprietà e al 2,24% in nuda proprietà; inoltre sarà prevista un’OPA sulle rimanenti azioni di Spml a un prezzo di 8.050 euro per azione in contanti (premio del 60,4%), più un earn-out relativo alla potenziale vendita di una proprietà immobiliare a St. Jean Cap Ferrat (Francia) di proprietà di Spml. Escludendo gli effetti della vendita della proprietà immobiliare, l’Equity Value totale implicito per il 100% di Spml sarà 684 milioni di euro, mentre l’Enterprise Value totale implicito per il 100% di Spml sarà 652 milioni. Bob Kunze-Concewitz, ceo di Campari, alla conference call con gli analisti si aspetta di chiudere la transazione entro fine giugno p.v., precisando che i documenti per l’Opa su SPML saranno presentati oggi e che si aspetti una veloce risposta, affermativa, da parte dell’Antitrust in modo tale da lanciare al più presto l’operazione e chiudere tutto entro la fine del primo semestre in modo tale da poter consolidare il tutto dal primo luglio; ma naturalmente il tutto sarà vincolato dalla velocità o meno di risposta delle autorità. Quindi grazie al “genio” ed al rischio dei privati, il nostro paese sembra riuscire ad acquisire un piccolo diamante da incastonare nel diadema ormai depauperato delle aziende italiane.