RIPRENDIAMO IL DISCORSO…
Passati alcuni giorni dalla manifestazione di domenica, quando diverse centinaia di persone sono scese in piazza con noi per chiedere al Comune di rendere conto sulla vicenda della vendita di Parco Caserta, abbiamo ricevuto tanta solidarietà, attestati di stima ed offerte di collaborazione da parte di partiti politici, associazioni e comuni cittadini: purtroppo, nemmeno una parola dal Comune di Reggio Calabria. Vogliamo fare uno sforzo e credere che, come viene fatto filtrare in maniera informale da Palazzo San Giorgio, si stia lavorando alacremente per individuare la maniera più opportuna per rimediare al pasticcio di Parco Caserta: i giorni però passano, e il silenzio del Sindaco comincia ad essere imbarazzante. Ribadiamo allora, in quanto semplici cittadini che hanno a cuore le sorti di Reggio Calabria, di non pretendere affatto di dettare la linea all’Amministrazione, né di voler imporre condizioni a chicchessia: l’unica cosa che ci sentiamo di pretendere è un po’ di chiarezza e trasparenza da parte dei nostri rappresentanti. Vogliono vendere il Parco? Lo dicano, e se ne prendano la responsabilità! Non vogliono farlo? Ci spieghino allora con chiarezza cosa è successo, e come intendono rimediare. A tal proposito, abbiamo trasmesso oggi a mezzo PEC al Sindaco, avv. Falcomatà, una lettera aperta che esplicita le richieste del Comitato, sottoscritta da oltre 200 cittadini; non si tratta di una petizione, bensì della testimonianza di chi domenica 6 marzo è sceso in piazza ed ha voluto richiedere all’Amministrazione impegni chiari e concreti per il ripristino dell’integrità del parco, per l’inserimento dello stesso tra i beni del patrimonio indisponibile del Comune, e infine per la riqualificazione dell’area. In attesa di una risposta, il nostro impegno per la restituzione del polmone verde alla città prosegue: abbiamo deciso di dedicare la mattina di domenica 13 marzo alla pulizia del Parco, che potrà così a breve ospitare eventi che saranno decisi assieme ai residenti della zona. Chiunque volesse partecipare dandoci una mano, portando degli attrezzi da giardinaggio o semplicemente facendoci un po’ di compagnia ci troverà lì dalle nove in poi, tempo permettendo.
Il Comitato per la Salvaguardia dell’Area di Parco Caserta
PER INFO: e-mail comitatoparcocaserta@gmail.com
Di seguito, la lettera aperta che abbiamo trasmesso al Sindaco.
Al sig. Sindaco di Reggio Calabria, avv. Giuseppe Falcomatà
All’esito del sit-in di protesta organizzato dal Comitato per la Salvaguardia dell’Area di Parco Caserta, tenutosi in data odierna all’interno del Parco, i sottoscritti cittadini,
PREMESSO
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che la parte inferiore del Parco Caserta, già sede della Fiera Agrumaria di Reggio Calabria, con delibere nn. 110/2015 della Giunta Comunale e 37/2015 del Consiglio Comunale è stata inserita nell’elenco del patrimonio disponibile del Comune, tra i beni destinati alla dismissione in quanto “non strumentale all’esercizio delle funzioni istituzionali dell’Ente”;
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che l’area in oggetto è in realtà da decenni adibita a parco pubblico, e che solo alla fine degli anni ’90 il compianto Sindaco Italo Falcomatà ne parlava come di “un meraviglioso parco pubblico fiore all’occhiello della città”;
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che a fine 2015 una porzione del Parco è stata oggetto di misteriosi lavori edili, allo stato sospesi, che hanno peraltro privato l’area dell’unico accesso dalla via Circonvallazione Parco Caserta;
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che nel gennaio 2016 quasi 300 metri quadri di Parco sono stati venduti ad un privato, come riportato negli ultimi giorni da tutti i mezzi d’informazione;
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che peraltro l’intera area è stata da anni sostanzialmente abbandonata da parte del Comune, che non ne garantisce nemmeno quel minimo di pulizia e decoro tali da renderla fruibile ai cittadini;
Tutto ciò premesso, i sottoscritti cittadini
CHIEDONO
Che la S.V. voglia prendere immediati provvedimenti in relazione alle problematiche sopra rappresentate, ripristinando anzitutto l’integrità del Parco, quindi disponendone l’inserimento tra i beni del patrimonio indisponibile del Comune, ed infine recuperando e riqualificando l’intera area, così che possa essere restituita alla fruizione da parte dei cittadini.
Reggio Calabria, lì 6/3/16