E’ morto a novant’anni George Martin. Il “quinto Beatles” si è spento nella sua casa di Londra. A dare la notizia in un “tweet” è stato proprio uno dei fab four, Ringo Starr che ha postato una foto del gruppo di Liverpool insieme a Martin con la scritta “Grazie per tutto il tuo amore e la tua gentilezza George, peace and love”. Erano gli anni Sessanta quando Brian Epstein (precedente produttore dei Beatles) fece ascoltare a Martin una demo dei Beatles che era stata rifiutata dalla Decca, un’altra importante etichetta discografica.
Martin raccontò in seguito di non essere rimasto particolarmente impressionato dalla canzone ma che anche grazie all’insistenza di Epstein, decise di produrre lo stesso i Beatles. Epstein, Martin e i Beatles si incontrarono negli studi di Abbey Road il 6 giugno 1962 per una sessione di prova e lì Martin decise di far firmare ai Beatles il contratto che li legava alla sua casa discografica. Dopo aver fatto registrare ai Beatles il loro primo singolo “Love me do”, Martin continuò a lavorare con il gruppo e produsse molti dei loro successivi dischi.
Secondo molti fu una delle persone che ebbe più influenza sulla musica dei Beatles e Martin veniva spesso chiamato “il quinto Beatle”. Paul McCartney, ex bassista e cantante dei Beatles, ha scritto sul suo sito un lungo messaggio in ricordo “La notizia della morte di George Martin mi ha molto rattristato. Ho moltissimi bei ricordi su questo grande uomo, che resterà con me per il resto della mia vita. È stato un vero gentleman e per me, come un secondo padre.
Ha guidato la carriera dei Beatles con abilità e senso dell’umorismo, diventando amico mio e della mia famiglia. Se qualcuno si è meritato il titolo di “Quinto Beatle”, quello è George”. Martin ha lavorato con tanti illustri della scena musicale mondiale: da Elton John agli America, fino a Jeff Beck, ma è ai Beatles che il suo nome rimarrà per sempre legato. “Un gigante della musica” lo saluta un messaggio di cordoglio del del primo ministro inglese Cameron.
