Nell’ambito di ordinari controlli del territorio finalizzati al rispetto delle norme di tutela del demanio marittimo, i militari della unità organizzativa polizia giudiziaria della capitaneria di porto di Reggio Calabria congiuntamente ai finanzieri della sezione operativa navale di Reggio, hanno accertato che la titolare di una struttura balneare aveva mantenuto, sul lungomare di Gallico, senza alcuna autorizzazione, il chiosco adibito a locale cucina, deposito e bar, per un ingombro complessivo di circa 170 mq. La stessa ditta era stata già oggetto di specifica attivita’ di controllo nella scorsa estate nell’ambito della pianificazione prefettizia denominata “focus ‘ndrangheta” ed anche in quella occasione era stata deferita alla locale procura per violazioni alle norme sia demaniali che paesaggistico-ambientali. All’esito di ulteriori accertamenti effettuati anche presso il competente servizio demanio marittimo del comune di Reggio Calabria, alla ditta era stato altresì emesso nel dicembre 2015, apposito provvedimento di decadenza dal titolo concessorio. Pertanto la struttura era sia mantenuta senza alcun titolo autorizzativo oltre al fatto di aver superato i limiti stagionali di utilizzo (01 maggio – 30 ottobre). L’attivita’ di polizia giudiziaria è stata convalidata dal giudice per le indagini preliminari dott.ssa catalano del tribunale di Reggio Calabria che ha emesso proprio decreto di sequestro preventivo, giusta richiesta di convalida del magistrato titolare delle indagini dott. catananti della locale procura. All’attivita’ di sequestro ha altresi’ partecipato una pattuglia della stazione carabinieri di Gallico. Riepilogo attivita’ eseguita:
- informativa di reato a carico di C.G. di Reggio Calabria;
- sequestro preventivo di un chiosco in legno, adibito a cucina e locale bar, poggiato su basamento di cemento per un ingombro di circa 170 mq;
- la persona è stata nominata custode giudiziale senza facolta’ d’uso.
La preziosa sinergia e le specifiche competenze delle forze di polizia intervenute sul luogo dell’accertamento, hanno permesso di implementare le sinergie fortemente volute dal prefetto di Reggio Calabria.