Strepitoso successo di Marinella Rodà, questa sera, nell’auditorium Zanotti Bianco in Reggio Calabria. L’artista, “bbuci calabbrisi” per eccellenza, ha presentato ad un pubblico numeroso ed ai soci dell’Accademia del Tempo Libero il suo primo CD da solista. Già nella scelta del titolo ‘Traguda’, la cantante folk manifesta le sue radici grecaniche e la sua natura radicata nelle antiche tradizioni calabresi. I suoni atavici di sottofondo fermano il respiro di chi ascolta trasmettendo una struggente malinconia mentre la voce, dall’ampio registro musicale, “voce scura che esplode in mille colori”, quasi come un’onda di risacca, evoca profonde emozioni le cui sfumature lasciano riaffiorare ricordi ancestrali. Figlia d’arte, Marinella ha attinto al repertorio del padre Totò, con cui peraltro cantava sin da bambina, con un affondo nell’area mediterranea. Magistrale l’arrangiamento come pure l’interpretazione dei brani, già noti agli estimatori del folk, da ‘Chitarra e Mandulino’ a ‘Ti vogghiu bbeni’, da ‘Mi votu e mi rivotu’ a ‘Aundi sugnu sugnu’ e così via; pregevole la versione di ‘Vitti ‘na crozza’, unica nella sua veste di “aria d’opera”, mentre il tamburello ‘tarantellato’ di fine corsa riporta suoni, colori e profumi della terra calabrese. Il bonus track finale, una versione più intimistica del canto di apertura ‘Traguda’, pone fine all’ascolto con delicata dolcezza. Mai prima d’ora il dialetto calabrese ha indossato un abito così elegante per conquistare il mondo!