di Carlo Viscardi. – Un misterioso nonché macabro ritrovamento nell’Oceano Pacifico. Come in tutte le leggende di navi fantasma, marinai maledetti, e fantasmi di ogni genere, in questi giorni, alcuni pescatori filippini al largo di Barobo, nella provincia di Surigao del Sur, hanno effettuato un ritrovamento più che strano, macabro e pieno di misteri. I pescatori avrebbero notato un natante, nella fattispecie uno yacht di circa 40 piedi con la cabina semi affondata e l’albero maestro abbattuto. La nave chiamata “Sayo” era deserta finché durante l’ispezione condotta da uno dei pescatori il giovane C.R., la macabra scoperta, all’interno nella sala radio era riverso il corpo mummificato di un uomo, che poi grazie ai documenti ritrovati verrà identificato come il proprietario del relitto stesso, un tedesco di 59 anni, M.F.B., impegnato in un’avventura in solitaria in giro per il mondo dal 2009. Sconosciute le cause della morte, si pensa che a bordo dell’imbarcazione ci fosse solo lui, e non sono state ritrovate armi che possano far pensare ad un omicidio; per ora si attendono i risultati dell’autopsia in corso a Butuan. L’unica cosa certa è la scomparsa, o meglio la perdita di notizie, della nave e del suo equipaggio dal 2009. Si ipotizza che la mummificazione sia avvenuta per la concomitanza dei venti secchi oceanici, delle alte temperature unite all’aria salmastra. Sta di fatto che il mistero rimane, le domande sono molte e starà alle autorità filippine a sciogliere i “nodi” di una matassa colma di misteri.