“Matteo Renzi ha trattato con spocchia e indifferenza il popolo del family day, rifiutando anche il minimo confronto più volte richiesto sulle unioni civili e procedendo a colpi di fiducia e diktat; ora si accorge che siamo un corpo sociale influente e teme il nostro voto, ma l’abbiamo detto subito che ci saremmo ricordati di tanta arroganza.” Lo afferma in una nota Filippo Savarese, portavoce di Generazione Famiglia e membro del Comitato promotore del Family Day del 30 gennaio a Roma, commentando le critiche del premier al portavoce del Family Day, Massimo Gandolfini, che ha promesso di mobilitare cattolici e moderati contro il referendum sulle riforme costituzionali a cui lo stesso Renzi ha legato la propria permanenza in politica. “C’è del buono nella riforma – continua Savarese – ma il Parlamento ne esce ridotto a mero esecutore del diktat del Governo, e visto il metodo autoritario usato per approvare le unioni civili è chiaro che altre leggi contro vita, famiglia e libertà educativa sarebbero approvate senza nemmeno il tempo di scendere in piazza.”
Ufficio Stampa Generazione Famiglia