“Mancanza di programmazione e inefficienze nei rapporti tra Regione e città che mortificano il territorio ed i suoi abitanti”. Su questi temi e sulla nuova legge urbanistica regionale ed i suoi riflessi sulla pianificazione urbana la conferenza stampa convocata oggi pomeriggio, a palazzo San Giorgio, dai consiglieri della minoranza comunale Lucio Dattola, Mary Caracciolo, Pasquale Imbalzano e Massimo Ripepi. Per i componenti dell’opposizione “L’approvazione di questa legge regionale, la n. 40 del 2015, oltre ad essere densa di errori di valutazione politica e gestionale sul versante della pianificazione urbanistica del territorio calabrese, produce danni economici e sociali rilevantissimi alla stessa Calabria e a Reggio, in particolare”. Da parte dell’amministrazione Falcomatà invece, la minoranza rileva “silenzi assordanti e pericolose reticenze”. Dunque a proposito del vecchio Piano regolatore generale, poiché il Comune è privo del nuovo Piano strutturale comunale, “nulla è stato fatto sotto il profilo dell’iniziativa politica da parte del Comune con i vertici della Regione Calabria per impedire questo disastroso evento che colpisce il patrimonio di moltissimi reggini e la libertà d’iniziativa economica degli imprenditori edili”. Oltre alla critica alle istituzioni regionali che hanno dato vita “ad un provvedimento davvero punitivo – afferma la minoranza comunale – da un punto di vista economico e sociale – la critica è indirizzata – nei confronti di quei consiglieri regionali soprattutto di minoranza”. Al primo cittadino di Reggio e all’assessore al ramo si contesta “l’insensibilità verso i rischi paventati dalla struttura amministrativa comunale (manifestati dal dicembre 2014 dalla minoranza comunale)”. Sostanzialmente c’è il pericolo che aree comunali possano diventare aree agricole, venendo così depauperate della disponibilità patrimoniale. “Abbiamo in nostro possesso un documento – chiarisce ancora l’opposizione – che è incontestabile ed inoppugnabile sotto tutti i profili, ossia il verbale di riunione della commissione assetto del territorio del 20 gennaio 2015” in cui il dirigente pro tempore del settore urbanistica dichiarava di aver sottoposto al sindaco la questione “sulla necessità di una proroga all’applicazione in deroga del piano regolatore generale da richiedere alla Regione”. Per Ripepi “gli amministratori stanno portando alla paralisi generale – complici del fatto che – non esiste opposizione alla regione. Il sindaco ha capito che gli conviene non far nulla. Meno fa e meglio è”. Per la Caracciolo “l’amministrazione manca di capacità di programmazione e ci preoccupano i rapporti tra Regione e Comune”.
Gabriella Lax