Sollecitata in Consiglio Comunale da un consigliere di opposizione a dare risposte sulle serie perplessità evidenziate in relazione all’incarico professionale commissionato ad UIRNET con la delibera di giunta n. 212 del 30 dicembre 2015, l’assessora Quattrone ha evitato il confronto ripromettendosi di fornire risposte per iscritto. Una scelta senza precedenti nel pur variegato ventaglio di condotte che negli anni ci hanno saputo riservare gli impuniti! Nonostante la Carta di Pisa (oggi codice etico di Avviso Pubblico) per la reggina di ritorno Agata Quattrone ed i suoi colleghi di Giunta sia solo carta straccia, un dato può dirsi acquisito nella sua desolante, drammatica evidenza: desta sconcerto, infatti, il dover prendere atto della assoluta mancanza di rispetto che i nostri amministratori, non la sola assessora, hanno manifestato per la sacralità dell’aula consiliare, luogo in cui dovrebbe assistersi al trionfo del confronto democratico. È un serio vulnus per la democrazia cittadina il fatto che la scelta elusiva della Quattrone sia stata avallata da tutti i suoi colleghi di Giunta, a partire dal giovane Sindaco, essendo ormai chiaro a tutti che il timone della città è affidato ad una squadra raffazzonata, i cui deficit strutturali sono palesi nel momento in cui è impietosa la necessità di ricorrere all’aiutino esterno per spiegare fuori dal Palazzo cosa sia successo nella vicenda UIRNET. Il che, non v’è chi non veda, consegna all’intelligenza dei reggini una amara realtà: il disastroso periodo di commissariamento della trimurti prefettizia ha lasciato il passo, dall’autunno del 2014, al commissariamento di quei soggetti che restano nell’ombra e senza alcuna investitura popolare decidono il tracollo della città, mortificandone l’ansia di riprendere un processo di crescita.
AZIONE NAZIONALE – Reggio Calabria