“Tanto tuonò che piovve.” Così la deputata del Movimento 5 Stelle commenta il commissariamento dell’Aeroporto dello Stretto da parte dell’Ente nazionale aviazione civile. “L’atto di Enac – continua la parlamentare – rappresenta solo il prosieguo di una parabola discendente cui noi cittadini abbiamo assistito e continuiamo ad assistere del tutto impotenti. L’abbiamo detto e ripetuto da mesi: tutto ciò che ha fatto la dirigenza della Sogas, espressione della Provincia di Reggio Calabria, ma anche – seppure in modo minore, data la ripartizione delle quote – di Comune e Regione era contrario al buon senso. Una dimostrazione di dilettantismo pietoso, che ha condotto al progressivo disfacimento di una realtà che poteva avere grandissime prospettive. La società di gestione poteva vendere all’Italia e all’Europa lo Stretto di Messina, i suoi tesori paesaggistici e culturali. Poteva convogliare il traffico delle decine di migliaia di calabresi dispersi per il continente su Reggio Calabria. Poteva sfruttare la leva della continuità territoriale, creando un’alternativa attraente rispetto ad una rete di trasporti terrestri che è al collasso. Era quasi impossibile fallire. La dirigenza di Sogas, spinta dagli illuminati politici calabresi, ci è riuscita.” “Sarebbe bastata – conclude la deputata reggina – un po’ di responsabilità e di lungimiranza. Reggio Calabria invece ha ora un aeroporto in declino che è destinato ad un ruolo sempre più marginale nel panorama nazionale. E ciò che brucia di più è che, per l’ennesima volta, chi ha fatto tali danni è destinato a non pagare. Tanto ci pensano i reggini.”
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