Perché diffuse intercettazioni NSA solo su Silvio Berlusconi?

25\02\2016 – Incredibile scoprire di essere stati spiati  dalla NSA americana, incredibile in quanto l’Italia è uno stato alleato, per certi versi è anche molto di più se si vagliano i suoi rapporti con gli USA. In questi giorni è esplosa la polemica sulle rivelazioni di Assange riguardo a file ancora negli archivi di Wikileaks, in base alle quali il governo americano, ha ascoltato le conversazioni dell’allora Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi. Notizia questa che rafforza ancora una volta la tesi del complotto internazionale ordito per fare crollare il governo di centrodestra italiano che, liberamente eletto, stava guidando il Paese.

Ieri il professore ed ex-ministro Brunetta, ha esposto durante una parte della trasmissione Matrix, la sua idea su come si svolsero i fatti in quel periodo. Il suo è stato il racconto di uno scenario politico-economico un po’ condizionato dalla sua posizione in Parlamento ma ricordiamo che in quegli anni Brunetta era Ministro e che certe cose le ha vissute in prima persona e certe anomalie le aveva già rese note nel momento in cui si verificarono e nei successivi anni con diverse pubblicazioni.

Brunetta “Si faceva passare il governo Berlusconi come il governo del baratro. Falso”. Insomma l’imbroglio dello spread, poi magicamente scomparso, dopo che l’Italia è stata costretta a vedere molte delle sue aziende acquistate a pacchetti da francesi e tedeschi, l’imposizione del governo Monti, alcune prese di posizione dell’allora Presidente Napolitano e soprattutto l’apertura dei rapporti alla Russia di Putin, sono state le concause che hanno portato alla creazione del complotto.

L’Italia di Berlusconi era divenuta importante a livello internazionale proprio per le qualità del cavaliere di aggregare e soprattutto la sua vicinanza ai russi preoccupava gli americani. Erano i tempi in cui il Mediterraneo viveva in pace.

Gli accordi con Gheddafi avevano dato prospettive economiche (olio, gas e petrolio) e sicurezza (l’immigrazione illegale quasi inesistente) all’Italia, che come ha ben ricordato Brunetta, aveva dei valori economici di base superiori a quelli ostentati dal governo Renzi oggi.

Insomma un vero e proprio complotto del quale si sarebbero avvantaggiate la Germania e la Francia, ordito con informazioni rubate da parte degli americani, che perseguiva scopi politici e economici, dei quali si è servita anche l’altra parte politica. L’ex ministro PDL ha anche espresso il desiderio di voler ascoltare qualche intercettazione rubata a Napolitano, registrazioni che effettivamente mai sono state diffuse e probabilmente saranno state eseguite dato che era il Presidente della Repubblica Italiana in carica. Se è vero, com’è stato già dimostrato, che gli USA spiavano l’Italia, perché le uniche intercettazioni diffuse sono state quelle che potevano essere usate contro Silvio Berlusconi? E’ palese la matrice politica dietro quest’operazione.

Insomma scenari mortificanti per uno stato che ha la sua sovranità popolare. Gestito oggi da un governo insediato e scelto da un premier auto-eletto e che si regge grazie a parlamentari che il popolo aveva eletto in altri schieramenti. Premesso che tutti gli stati effettuano operazioni di spionaggio e che ci sono anche i modi per tutelarsi, ieri chi ha potuto seguire la trasmissione di Luca Telese, ha avuto uno squarcio amaro di quanto conti l’Italia a livello internazionale ed ha finalmente colto che il “grande imbroglio” è un reale progetto ordito e portato a termine da gente che ha un nome ed un cognome.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.