Il rafforzamento di un partito passa necessariamente per il coinvolgimento dei giovani che, con il loro entusiasmo e la loro energia, possono dare una marcia in più creando circuiti positivi in cui il confronto e lo scambio di idee contribuiscono alla crescita culturale e sociale. È indispensabile quindi incoraggiare chi intende lavorare per il bene di Forza Italia e della comunità calabrese. Purtroppo, situazioni incresciose come quella verificatasi nella provincia cosentina producono l’effetto diametralmente opposto: generano delusione, incidono sulla partecipazione, allontanano. Rivedere il modo di gestione del partito è ormai un’esigenza impellente: bisogna innanzitutto cambiare l’approccio mentale perché continuando con l’adozione di scelte non condivise si giunge alla disgregazione. Il processo di rinnovamento, nel caso dei giovani di Cosenza, poteva essere avviato con lo svolgimento di un congresso che sarebbe servito ad alimentare una discussione propositiva e ad aumentare l’interesse per i temi politici. La decisione di resettare senza dialogare ha invece creato dei dissapori che non fanno certo bene a Forza Italia ed alla sua immagine. È inoltre opportuno che i giovani siano autonomi e anche che appaiano autonomi perché quando aleggiano le ombre poi le incomprensioni aumentano. È essenziale infatti che in ogni processo democratico ci sia condivisione e non imposizione.