di Carlo Viscardi – Stante il fatto che il famoso “emendamento Canguro” sull’ormai famoso trito e ritrito DDL Cirinnà, che in automatico da “canguro” si è tramutato in un “ippopotamo” insabbiato, ecco il colpo di “genio” del Premier. Dai microfoni di RTL 102.5 prima viene “lanciato” l’ennesimo “comunicato” in stile renziano dove il premier “esprime” il suo desiderio di chiudere la legge entro la settimana, rapidissimamente, un provvedimento (non specificando quale) sulle unioni civili al Senato e poi andare immediatamente alla Camera spiegando che potrebbe non essere il testo migliore rispetto alle attese di tanti , “ma potendo scegliere tra il tutto mai e un pezzo oggi è meglio fare subito la legge, altrimenti il rischio è la paralisi, l’ennesima palude in cui come faceva sempre la politica si chiacchiera e si promette e poi non si mantiene” (fonte Rtl 102.5).
Verrebbe da porsi una semplice domanda : cosa succederà al DDL Cirinnà? o meglio come ne uscirà fuori? Presto detto : In una riunione, in mattinata, tra Matteo Renzi ed i capigruppo, si sarebbe confermato, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, l’orientamento a portare a casa la riforma con un’intesa con i partner di maggioranza di NCD, quindi una legge senza la tanto vituperata Stepchild adoption, oltre che alcuni “ritocchini” agli articoli 2 e 3 dello stesso DDL accogliendo gli emendamenti Lumia, già frutto di un’intesa nel Pd, che chiarirebbe i diritti del codice civile estesi anche alle coppie gay.
Quindi accontentati NCD, Alfano, alfaniani e la parte riluttante interna al PD stesso, ci si appropinqua alla classica mossa che tutti i governi di “centrosinistra” ci hanno abituato a vedere negli ultimi 20 anni di politica, e cioè un bel Maxi-emendamento e vai di voto di fiducia, naturalmente incolpando di tutto l’M5S. Ma la risposta del “grillini” non tarda ad arrivare infatti e per voce del capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato Nunzia Catalfo viene chiesto: “Chiediamo al Presidente Grasso di convocare urgentemente una conferenza dei capigruppo al fine di definire una tempistica certa per il provvedimento sulle unioni civili ed evitare il maxiemendamento e la fiducia, con cui ancora una volta il governo vuole esautorare il Parlamento e impedire il dibattito su un tema di tale portata”. in queste ore si vedranno gli sviluppi.