La raccomandazione è del Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC)
Anche se per ora il virus Zika sembra espandersi solo nel continente americano, l’Italia deve comunque prepararsi in vista della stagione estiva
Nell’ultimo documento pubblicato sul tema dal Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC) include il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza per assicurare la notifica rapida dei casi. In Europa, precisa l’Ecdc, non è presente la Aedes Aegypti, il vettore principale, che è stata avvistata solo in Russia, ma c’è la aedes Albopictus, la cosiddetta zanzara tigre, che sembra poter veicolare Zika. Proprio al controllo delle zanzare vettore è dedicata la visita che i tecnici dell’Aiea, l’agenzia atomica internazionale, faranno questa settimana in Brasile, per verificare la fattibilità dell’uso di zanzare maschio rese sterili con basse dosi di radiazioni, una tecnica già sperimentata con successo contro altri tipi di insetti. Sempre in questi giorni è attesa nel paese sudamericano anche Margaret Chan, Direttore Generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), mentre sono arrivati oggi sedici esperti del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitense (Cdc) che dovranno iniziare uno studio congiunto con scienziati brasiliani che dovrebbe stabilire con ragionevole certezza se c’è un legame tra il virus ed i casi di microcefalia. Un altro paese che si sta attrezzando contro il virus, anche se è ancora uno dei pochi dove non è segnalato, è Cuba. Il presidente Raul Castro ha chiamato tutta la popolazione a mobilitarsi per eradicare la Aedes Aegypti, annunciando anche la mobilitazione a questo scopo di 9mila soldati fra effettivi e riservisti a cui si aggiungeranno 200 elementi delle forze dell’ordine. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sempre puntuale nell’avvisare i cittadini, ricorda che il virus Zika, si trasmette principalmente dalle punture della zanzara del genere Aedes aegypti e sta colpendo in modo massiccio soprattutto l’America del Sud. Attualmente non esiste un vaccino contro Zika e la maggior parte delle persone colpite dal virus si trovano in Brasile e Colombia dove sono stati registrati casi di microcefalia, grave malformazione pre parto.
Giovanni D’AGATA