Ancora una volta assistiamo ad un attacco assurdo ed insensato da parte di chi ha distrutto questa città lasciandola sul lastrico e oggi ha come unico scopo quello di confondere le responsabilità e di gettare fumo negli occhi dei cittadini. A tal fine ritengo sia ora più che mai opportuno fare chiarezza su ciò che ruota attorno al progetto sulla mobilità urbana oggetto di ben due strumentali conferenze stampa della destra. L’Amministrazione comunale, nell’ottica del recupero delle somme finalizzate alla realizzazione di un sistema di trasporto cittadino finanziato dalla Giunta regionale di centrosinistra nel 2009, ha stipulato un accordo con l’organismo di diritto pubblico controllato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la redazione dello studio finale di fattibilità dell’opera da realizzarsi insieme alle Università di Milano e di Napoli. Il problema che quest’Amministrazione comunale ha dovuto affrontare è stato quello di recuperare un finanziamento perduto dalle precedenti amministrazioni, a causa dell’atteggiamento tafazzista della Giunta regionale durante la nefasta stagione guidata da Scopelliti, che con l’obiettivo di tagliare i finanziamenti durante la fase commissariale, ha prodotto l’assottigliarsi delle somme inizialmente stanziate dal centrosinistra. Complessivamente, durante quegli anni, mentre Scopelliti era alla Regione e il Comune sciolto per mafia era guidato dai Commissari, si è passati dall’iniziale finanziamento di 124 milioni di euro a circa 34 milioni. Un definanziamento di 90 milioni che da un anno a questa parte l’Amministrazione Falcomatà ha tentato di recuperare, attraverso un’interlocuzione serrata con la Regione Calabria, con l’obiettivo di riaffermare la bontà delle opere inizialmente programmate dal centrosinistra, tutte individuate nella sfera della mobilità urbana, per consentire alla città di dotarsi di un sistema moderno e all’avanguardia nel settore dei trasporti. Un programma che punta a realizzare un sistema di trasporto metropolitano in sede fissa e a guida vincolata e che ha il sostegno dell’attuale Governo regionale e dello stesso Ministero delle Infrastrutture che condividono il progetto e la sua importanza strategica per Reggio. Non esiste alcuna ragione razionale, men che meno alcuna obiezione giuridica che possano portare a ritenere che il Comune di Reggio non debba avvalersi di collaborazioni con organismi di diretto controllo del Ministero dei Trasporti per raggiungere appunto i fini istituzionali. UirNet è, come recita il suo statuto da tutti consultabile, un organismo di diritto pubblico partecipato in misura non inferiore al 51% dalle Società interportuali e portuali ed è soggetto attuatore unico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione e gestione della “piattaforma per la gestione della rete logistica nazionale”, ai sensi della legge 27/2012, e in virtù di questo ruolo svolge attività attinenti all’interconnessione dei nodi logistici; può essere incaricata della realizzazione di grandi progetti di ricerca strategici, effettuare studi e ricerche e analisi tecniche e soprattutto stipulare con altre amministrazioni aggiudicatrici accordi di cooperazione e partenariato retti da considerazioni e prescrizioni connesse al perseguimento di obiettivi di interesse pubblico nell’ambito della logistica e dei trasporti. È proprio in virtù delle caratteristiche derivate dalla legge, che lo individua come soggetto attuatore unico per la realizzazione e la gestione della “piattaforma per la gestione della rete logistica nazionale” e dell’accordo quadro siglato con il Comune di Reggio, che avrà il compito di accompagnare il Comune nella verifica di fattibilità e nell’avvio delle gare per la realizzazione e gestione della Metropolitana di superficie di Reggio Calabria. Reggio non si affida più a compari o affaristi, come invece avveniva in passato, con i risultati che, dopo lo scioglimento per mafia e due anni di commissariamento, sono sotto gli occhi di tutti. Esattamente il contrario di ciò che avviene oggi con procedure che sono limpide, trasparenti e cristalline. Ma soprattutto indirizzate a tutela degli interessi dei cittadini nell’ottica di un nuovo impulso alle opere pubbliche e quindi anche all’economia cittadina. Per lo studio di fattibilità, che servirà a dare il via libera ad un’opera da oltre 200 milioni di euro, non è prevista una parcella professionale o un utile di impresa ma in ragione delle caratteristiche pubbliche di UIRNet e delle Università partecipanti, un rimborso delle spese di istruttoria fino a un massimo di 190 mila euro. Una spesa irrisoria rispetto all’importanza strategica del progetto e all’effettiva utilità in termini di finanziamento, che porterà in città oltre 200 milioni di opere pubbliche. Ed è bene sottolineare che una spesa di questo livello si può ottenere solo grazie ad un partenariato pubblico/pubblico. Le affermazioni di Azione Nazionale sono gravi di per sé. Lo sono ancora di più appena si comprende che nascono probabilmente dal desiderio di mettere una toppa ad un flop amministrativo dei precedenti amministratori e dal tentativo di coprire chi ha commesso errori e pretende di non risponderne arrecando un danno enorme alla città. Le evoluzioni ed i risvolti di questa assurda e speciosa vicenda saranno certamente oggetto di valutazione da parte del Sindaco. Ma davvero ritengo assurdo che questi signori vorrebbero convincerci del fatto che la colpa stia dalla parte di chi cerca di salvare il residuo finanziamento di 30 milioni di euro e sta lavorando per riprogrammare con la Regione l’intero intervento, invece che dalla parte di coloro che per incompetenza, interessi e meschini calcoli hanno portato Reggio ad essere una città senza il sistema di trasporto che merita. Reggio dopo 6 anni di buio ha bisogno della metropolitana di superficie e non delle fandonie di chi è responsabile di gravi inadempienze ed oggi tenta di mascherarle gettando fumo negli occhi dei cittadini.
Antonino Castorina, Capogruppo Partito Democratico al Comune di Reggio Calabria