L’Assessore Agata Quattrone: La destra tenta di alzare la polvere per nascondere le malefatte del passato

Agata QuattroneREGGIO CALABRIA – «La destra tenta di coprire le nefandezze del famigerato modello Reggio gettando fumo negli occhi dei cittadini e tentando di addossare ad altri le gravissime responsabilità amministrative prodotte durante la sua nefasta gestione culminata con lo scioglimento per mafia del Comune». E’ quanto dichiara l’Assessore Smart City Agata Quattrone rispondendo alle accuse sollevate durante la conferenza stampa di Azione Nazionale. «Sull’opera in questione, il sistema di mobilità metropolitana, è bene ribadire che il finanziamento regionale risale al 2009, durante la Giunta Loiero – specifica l’Assessore – mentre il danno dovuto nei confronti del Comune di Reggio è dovuto alle responsabilità di Scopelliti, nella doppia veste di Sindaco prima e di Governatore poi. Già in passato abbiamo denunciato il rischio di definanziamento delle opere inizialmente previste dal progetto. E la responsabilità di questa pessima pagina amministrativa è da imputare esclusivamente a chi, fino a ieri, dalle leve di comando della Regione, ha determinato con un atteggiamento assolutamente autolesionista, la perdita di fondi importanti per la città. Dall’iniziale finanziamento del 2009 la città non ha avuto nulla, se non il definanziamento di 90 milioni di euro dei 120 originariamente stanziati. Nulla, ripeto, neanche lo studio di fattibilità fondamentale per la realizzazione dell’opera». L’assessore Quattrone smentisce poi ogni illazione e si dice molto sorpresa delle dichiarazioni strumentali di Azione Nazionale. «Nessun contratto in corso con la Vitrociset – precisa – ho pubblicato il mio curriculum, subito dopo la nomina di assessore, a garanzia della massima trasparenza che ritengo un valore. Un fatto che probabilmente richiama l’attenzione di chi intende strumentalizzare a tutti i costi. Il mio lavoro per Vitrociset verteva su un progetto di ricerca specifico che si è concluso lo scorso anno. Concluso il progetto si è anche esaurita la mia attività di collaborazione con l’Azienda». «Vitrociset peraltro – continua l’Assessore Quattrone – non ha alcun ruolo nella redazione dello studio di fattibilità della metropolitana che sarà redatto non da privati ma da soggetti pubblici. Lo studio di fattibilità è in capo a UIRNet, organismo di diritto pubblico ed ente attuatore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che si avvarrà della collaborazione dell’Università di Napoli e del Politecnico di Milano. Tutti enti pubblici che per la redazione dello studio non avranno alcun utile ma riceveranno un rimborso spese per le prestazioni rendicontate». «Duole constatare che come al solito quei soggetti che sono stati spazzati via dalle scelte elettorali dei cittadini, tentino di alzare polveroni basati sul nulla, perdendo un’altra occasione per tacere dopo lo sperpero di denaro pubblico avallato per anni a danno dei cittadini che chissà per quanto ancora pagheremo». «La verità è che quest’Amministrazione si è impegnata a recuperare una situazione disperata, per cui si sono persi 90 milioni di euro a causa delle scelte delle passate amministrazioni, dopo anni di lassismo che non hanno generato alcun moto di sollevazione o sdegno da parte Germanó e dei suoi degni sodali. Oggi ci si presenta con questa illazione di presunta incompatibilità nei confronti di chi, invece di coinvolgere i ‘soliti amici’ come era abitudine fare, ha ritenuto di affidare il coordinamento per la redazione dello studio a UIRNet, una società di diritto pubblico ente attuatore del Ministero». «Non mi aspettavo di certo che sostenessero in silenzio l’azione dell’Amministrazione Falcomatà, che insieme all’Amministrazione regionale si sta spendendo senza limiti per recuperare il tempo perso e mettere ordine in un pastrocchio operato dalla destra, ma nemmeno che mi si attaccasse gratuitamente e senza fondamento. Mi stupisco anche perché se questi signori avessero chiesto, avrebbero avuto tutti i chiarimenti del caso. Ma evidentemente qui l’unico interesse è quello di sollevare la polvere per nascondere le malefatte del passato e addossarle a chi, invece, sta tentando di ricostruire sulle macerie prodotte da altri».

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