Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS nella riunione di oggi 16 febbraio ha approvato, con il voto contrario della UIL, il bilancio di previsione dell’Istituto per l’anno 2016. I principali risultati del bilancio sono stati determinati sulla base della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2015 e della legislazione vigente alla data del 20 settembre 2015. Si premette che, per la tempistica di approvazione, il Bilancio approvato non tiene conto della legge di stabilità 2016.
I risultati del Bilancio di Previsione 2016 approvato si riassumono in:
• 3.241 milioni di disavanzo finanziario di competenza (-2.794 milioni rispetto alle previsioni aggiornate 2015);
• 218.653 milioni di entrate contributive, (+4.647 milioni rispetto alle previsioni aggiornate 2015);
• 308.887 milioni di prestazioni istituzionali, (-724 milioni rispetto al 2015). In particolare la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 272.135 milioni (-679 milioni rispetto al 2015);
• 11.211 milioni di disavanzo economico di esercizio (+2.050 milioni rispetto al disavanzo di 9.160 milioni del 2015);
• 1.783 milioni di avanzo patrimoniale al 31 dicembre 2016.
Nell’approvare il bilancio di previsione 2016, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza rileva che non sono ancora intervenute le soluzioni legislative dallo stesso auspicate per conseguire gli equilibri di bilancio di tutti i Fondi e le Gestioni previdenziali amministrate dall’INPS aventi un trend negativo. Il CIV rileva, altresì, una notevole crescita e consistenza della massa dei crediti contributivi, che rende necessario, tra l’altro, verificare i criteri fissati per la loro iscrizione in bilancio, nonché la sussistenza dei presupposti giuridici e contabili che ne giustificano il mantenimento. Il CIV evidenzia, infine, come l’INPS, in applicazione delle numerose disposizioni legislative emanate negli ultimi anni, stia continuando ad effettuare tagli alle proprie spese di funzionamento da riversare al bilancio dello Stato, e come gli stessi sono di pregiudizio alla funzionalità dell’Istituto e, in particolare, incidono sulla qualità dei servizi erogati. Nell’anno 2016 l’importo dei predetti tagli è previsto pari a circa 694 mln ed è destinato, in attuazione delle misure di contenimento previste nella legge di stabilità per il 2016, ad essere aumentato di ulteriori 42 milioni con la prima nota di variazione al bilancio di previsione approvato oggi.