di Carlo Viscardi – Parlando al Parlamento Europeo, il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, ribadisce la sua contrarietà alla chiusura delle frontiere di quei paesi appartenenti all’UE. Alle varie domande sull’austerità e le sue opinioni, afferma di essere contrario all’Austerity se applicata in modo intransigente si definisce un partigiano di un mix virtuoso fatto di consolidamento delle finanze pubbliche, riforme strutturali e investimenti. Sicuramente vedendo che i partiti euroscettici stanno aumentando i loro consensi, forse vuol recuperare “il terreno” perso. In merito ai vari investimenti straordinari europei, Juncker ha spinto per prorogare il piano straordinario per gli investimenti.
Il fine è quello di mobilitare il capitale privato nel sostegno di grandi progetti infrastrutturali per tutto il periodo del mandato dell’attuale Commissione europea e modificare quindi l’attuale durata di tre anni che prevede la sua fine nel 2017. In merito alla possibile “BREXIT” uscita della Gran Bretagna dalla Commissione Europea, non ha dubbi affermando che non abbiamo un piano B, abbiamo un piano A: la Gran Bretagna sarà un membro costruttivo e attivo dell’Unione.