Alla luce degli ultimi avvenimenti e delle ultime dichiarazioni, c’è chi sostiene che la crisi siriana rischi di precipitare drammaticamente. Ma c’è anche chi ritiene che si tratti soltanto di schermaglie dirette a provocare nient’altro che una guerra psicologica in grado di smorzare entusiasmi e fiaccare gli animi. Quale che sia la reale situazione, non v’è dubbio che il pericolo che dalla crisi limitata alla sola Siria si possa passare a un vero e proprio conflitto regionale è paventato da molti, troppi, annalisti ed esperti di geopolitica.
Sicuramente è un’eventualità che Paesi come l’Iran non possono non prender e in considerazione, considerando che il Medio oriente ormai da decenni è stato trasformato in una polveriera. Dopo l’annuncia dell’Arabia Saudita in merito a un possibile intervento militare contro i terroristi, al fianco degli Usa e “benedetto” dalla comunità internazionale, Teheran ha subito dichiarato che, sebbene l’ipotesi avanzata sia da considerarsi un bluff, è tuttavia pronta a prendere “le misure necessarie in tempo”, onde evitare che “la situazione nel Paese vada come vogliono le nazioni ribelli”. Al centro dei grandi contrasti tra le due coalizione in campo ci sono l’opposizione e il destino di Assad.
E cosi, se gli Usa intimano alla Russa di porre fine ai bombardamenti nei confronti dell’opposizione che lotta contro il presidente siriano, Mosca replica – secondo quanto diffuso dal sito del Tgcom24 – che quest’ultimo è “l’unica autorità legittima in Siria in questo momento” e che allontanarlo provocherebbe il caos, ribadendo al contempo quella che è la posizione ufficiale di Putin, ovvero che Assad che non può essere estromesso dalle trattative per la pace e che il suo futuro sarà deciso soltanto dal popolo siriano. Posizione, questa, non gradita all’Arabia Saudita, nota oppositrice del regime di Damasco, che, ponendosi sulla stessa posizione di Turchia e Usa, ha chiesto la fine dei raid contro l’opposizione, tuonando che “la caduta di Assad è solo questione di tempo” perché “prima o poi il regime sarà abbattuto”.