di Carlo Viscardi – Si parla di “Muro contro Muro”tra il Pd e la Lega sulle unioni civili per sul taglio del numero degli emendamenti al DDL Cirinnà. Inoltre rimane “nebulosa” la possibilità di voto segreto oltreché colma di criticità la possibilità di poter votare con libertà di coscienza, richiesta da buona parte del PD stesso, riguardo la stepchild adoption. Slitta a martedì prossimo il voto sugli emendamenti al ddl Cirinnà. Domani ci sarà l’illustrazione degli emendamenti mentre la votazione delle proposte di modifica comincerà il 16 febbraio nella seduta pomeridiana. Il 17 e il 18 febbraio ci saranno sedute uniche con possibili sospensioni a discrezione della presidenza. Nel frattempo domani sarà presentato costituzionale il ricorso per conflitto di attribuzioni legato all’iter del disegno di legge sulle unioni civili alla Corte Costituzionale, ricorso annunciato e voluto dal senatore Carlo Giovanardi (Idea-Gal) e sottoscritto da almeno 40 senatori di Gal, Fi, Lega e uno di Ap, nel quale si ritiene la violazione dell’articolo 72 della Costituzione in quanto il ddl Cirinnà non ha terminato di essere esaminato in commissione Giustizia al Senato prima di passare in aula. Insomma abbiamo un PD che sembra pieno di guerre intestine e “spaccato” in più parti, ed un centrodestra che pare più unito del solito. Lo stesso Presidente Mattarella dichiara di non voler parlare di provvedimenti che sono in corso all’esame del Parlamento in questi giorni affermando che sia una regola di stile e correttezza che il presidente della Repubblica deve tenere. Facendo così, il Presidente si sfila da una sequela di “problematiche” e discussioni su un argomento delicato in cui dichiarazioni fuori luogo potrebbero essere intese come “ingerenze” da parte del primo cittadino del nostro paese. Potremmo dire una bela lezione di stile che nella politica di oggi è molto carente.