Sembra una “storia infinita” quella che stanno vivendo i Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità del Comune di Reggio Calabria. Dopo quasi un ventennio, la strada della sacrosanta stabilizzazione sembrava all’orizzonte ed invece ecco ripresentarsi puntuali i problemi che sembravano superati dalle recenti leggi in materia. Dopo 10 mesi di contrattualizzazione, dal primo gennaio 2016 i lavoratori LSU/LPU sono rientrati nel bacino regionale e, quindi, al momento, non sono contrattualizzati!!!! Si dovrà attendere l’esito del parere della Commissione per la Stabilità Finanziaria per gli EE.LL. presso il Ministero dell’Interno, vista la situazione di ente deficitario del comune di Reggio Calabria. Siamo alla “terzo parere” in dodici mesi. Intanto per garantire la continuità dei 36 mesi di contrattualizzazione prima della stabilizzazione, si è escogitato il sistema della continuità giuridica dal 1.1.2016 e, per quanto riguarda la parte economica, registriamo con favore l’impegno dell’Amministrazione Comunale e della Regione Calabria per garantire la dignitosa retribuzione in attesa che si ritorni al contratto a tempo determinato a 26 ore mensili MA QUESTO NON VALE PER UNA PARTE DI LORO. Gli L.S.U., infatti, rientrati nel bacino regionale, sono soggetti ad essere remunerati, in parte, direttamente dall’INPS. Risultato nel mese di gennaio è saltato il sussidio INPS ed il lavoratori si sono dovuti accontentare di circa 300 euro, e per il mese di febbraio la situazione rischia di rimanere invariata. Stando alle notizie che abbiamo, pare che il Ministero del Lavoro, prima di trasferire i fondi per i sussidi all’INPS, stia effettuando dei controlli che rischiano di lasciare a bocca asciutta gli LSU anche per questo mese. Tutto questo è inconcepibile e profondamente ingiusto, parliamo per lo più di soggetti monoreddito. Il Sindaco Falcomatà, per i suoi 110 dipendenti, e il Presidente della Regione Calabria, per i 1.000 lavoratori socialmente utili che prestano regolare e importante servizio presso la pubblica amministrazione, non possono e non devono permettere che rimangano ancora una volta a stipendio fortemente ridotto. Chiediamo un energico intervento presso il Ministero del Lavoro affinché la situazione venga sboccata con urgenza e si riconoscano i sacrosanti diritti a questi lavoratori, a cominciare dalla prosecuzione dell’iter della contrattualizzazione e della successiva stabilizzazione.
Reggio Calabria 10.2.2016
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