“Siamo ben coscienti che le emergenze e le priorità della nostra città sono anzitutto il lavoro per i giovani e i meno giovani, lo sviluppo equilibrato delle attività economiche del territorio, un maggior grado di sicurezza dei cittadini e delle imprese, la lotta alle povertà attraverso l’utilizzo degli strumenti esistenti, nel contesto di un contrasto crescente ad ogni forma di criminalità. Tutte questioni sulle quali ci sentiamo doverosamente impegnati e rispetto alle quali tentiamo di fornire il nostro modesto ma convinto e appassionato contributo, nell’Istituzione in cui operiamo e anche nel quotidiano. Ma come è dimostrato in tante altre realtà del Paese, la crescita civile di una comunità quale quella reggina passa anche attraverso la doverosa attenzione, fin qui del tutto e da sempre trascurata, a problemi importanti quanto antichi, come la disponibilità di un canile e gattile sanitario comunale, da lungo tempo affrontati e risolti in città normali”. E’ quanto afferma il capogruppo di Area Popolare- Nuovo Centrodestra in Consiglio Comunale Pasquale Imbalzano, da sempre sensibile al grido di allarme e alle richieste delle associazioni animaliste, del mondo del volontariato e dell’Ordine dei Veterinari. “Questo nostro personale interesse, dettato sia da sensibilità personale che da rapporti frequenti con il mondo dell’associazionismo, era sfociato, già nella scorsa legislatura regionale, nel contributo che avevamo fornito, facendo tesoro dell’esperienze di altre realtà istituzionali del Paese, alla proposta di legge Imbalzano n° 549/ 9^ sulla Tutela dei cani, dei gatti e degli animali d’affezione, con un contenuto assolutamente innovativo e che avrebbe posto la Calabria – una volta definitivamente approvata- tra le regioni più avanzate d’Italia. Purtroppo la fine anticipata della legislatura ha impedito alla nostra regione di fruire di un complesso di norme, peraltro sottoposte al vaglio di alcune associazioni del settore, in grado di disciplinare in modo adeguato il rapporto tra cittadini, istituzioni e animali d’affezione”, continua Pasquale Imbalzano. “Aggiungiamo che, in questo caso, non si tratta del solito rituale finalizzato ad attivare al più presto la struttura già costruita, ma con parziali finalità, di Mortara. Si tratta di affrontare con cultura amministrativa moderna un problema oggettivo e avvertito da tanta parte della comunità reggina, quale quello del randagismo e della necessità di una struttura che permetta di salvaguardare la salute pubblica dei cittadini e quella degli animali, approntando – previa responsabilizzazione dell’ASP reggina- tutti gli strumenti necessari, a partire dal personale veterinario, per il contenimento del fenomeno del randagismo dei cani e per la salvaguardia delle colonie feline, oggi affidato al contributo di quanto mai generosi e sensibili volontari”, continua Pasquale Imbalzano. “Per questo, riteniamo ineludibile l’organizzazione di un tavolo tecnico permanente al fine di creare un rapporto virtuoso e sinergico con l’Azienda Sanitaria Territoriale e la realizzazione di strutture di ricovero, cura, tutela e sterilizzazione necessaria degli animali d’affezione nella città di Reggio Calabria e nella ormai prossima Città Metropolitana, in attesa che il legislatore regionale decida di colmare questo colpevole vuoto normativo”, conclude Pasquale Imbalzano.
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