Oggi sul sito internet del Cremlino appare il testo di un telegramma con il quale il premier russo, Vladimir Putin, richiede ai diplomatici di creare un ampio fronte anti-terrorismo con una solida base giuridica e sotto l’egida delle Nazioni Unite, nell’obiettivo di ampliare la collaborazione con tutti i partner stranieri, in tutti i formati negoziali, sia bilaterali, sia multilaterali. Inoltre si possono leggere i complimenti formulati verso i propri diplomatici per i successi raggiunti nell’anno appena trascorso, in particolare con riferimento sia all’accordo per il programma nucleare iraniano che all’avvio dei negoziati di Vienna sulla Siria. Nel frattempo sempre sul “caso Siria” la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, respinge le accuse dei giorni scorsi secondo le quali i raid russi sulla provincia di Aleppo avrebbero contribuito al fallimento dei colloqui di Ginevra. Accuse che Sia Ankara, sia la cancelliera tedesca Merkel in una conferenza stampa congiunta con il premier turco Davutoglu, e il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, avevano lanciato contro l’azione militare di Mosca.
