“Il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Reggio Calabria sta attraversando una fase di grave complessità su cui occorre fare piena luce. L’Asi reggina versa in una situazione di crisi profonda: i dipendenti non percepiscono le loro spettanze da sette mesi, mentre le vicende interne del Consorzio sono avvolte in una nebulosa che è necessario far diradare dai competenti organi di vigilanza amministrativa e dalla magistratura”. Lo afferma il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, secondo cui “l’Asi vive oggi una situazione che è paradigmatica della storia economica della nostra provincia, con grandi potenzialità inespresse ed occasioni sciupate per superficialità e insipienza”. Il rappresentante dell’associazione di via Torrione ritiene indispensabile “un sereno, rapido e approfondito accertamento di quanto denunciato con esposti alla procura della Repubblica, all’Anac ed alla Corte dei conti, in ordine alla vicenda dei bilanci revocati dal commissario straordinario per la costituzione del Corap. Ci sembra una questione molto intricata, nella quale i provvedimenti del commissario contraddicono in maniera plateale non solo la condotta dei precedenti organi di governance dell’ente, ma anche i verbali del collegio dei revisori dei conti sui documenti contabili riferiti al periodo 2010-2014. Soprattutto per il bilanci0 2010 che – dice Cuzzocrea – è stato approvato dall’assemblea dei soci e che pertanto avrebbe potuto essere revocato solo dallo stesso organismo, di cui anche Confindustria Reggio Calabria è socio. Le decisioni adottate dal commissario straordinario sono quanto meno irrituali, illogiche e incomprensibili: proprio per questo, è utile che gli organi inquirenti facciano luce su ogni profilo, anche perché la validità del bilancio 2010, è stata certificata dalla magistratura amministrativa dopo gli accertamenti eseguiti dalla guardia di finanza”. Il presidente di Confindustria Reggio aggiunge: “Un altro elemento contribuisce a rendere delicata e ai limiti del paradossale la vicenda dell’Asireg, ovvero quello che si paleserebbe come un palese conflitto d’interessi in capo all’attuale direttore generale facente funzione del Consorzio, nominato dallo stesso commissario straordinario. E’ singolare – argomenta Cuzzocrea – che lo stesso soggetto sia chiamato a svolgere funzioni di direzione dell’ente e, al tempo stesso, debba resistere in giudizio contro se stesso davanti alla Corte d’appello di Reggio: l’attuale direttore generale f.f., infatti, era stato licenziato a causa di un macroscopico errore nella redazione del bilancio 2010, dove era stata erroneamente riportata una duplicazione del debito”. Dinanzi a tutto questo, per il presidente Cuzzocrea “è necessario che venga celermente accertata ogni responsabilità, amministrativa e penale, e soprattutto che venga restituita una governance stabile, seria e competente ai Consorzi, non solo nell’interesse del tessuto imprenditoriale di questo territorio, ma anche e soprattutto per i dipendenti del Consorzio che da troppo tempo non percepiscono la retribuzione cui hanno diritto”.
Ufficio Stampa Confindustria Reggio Calabria