Al teatro “Cilea” il duo Battaglia e Miseferi in “Dietro la porta”. Prima nazionale a Reggio Calabria

Dietro la PortaL’Officina dell’Arte ritorna al “Cilea” con una prima nazionale attesa ed inserita nel suo cartellone teatrale  che vedrà protagonisti gli attori Giacomo Battaglia e Gigi Miseferi in “Dietro la porta”, opera scritta e diretta da Gianni Quinto. Il prossimo 27 febbraio nella massima culla dell’arte reggina, i due camaleontici artisti, ex colonne del Bagaglino, vestiranno i panni dei barboni Armando e Giovanni uniti nell’aver avuto lo stesso destino: essere uomini “invisibili”, clochard. In un unico atto, tra le musiche di Sandro Scialpi e le scenografie di Pino Sorrentino, sotto l’attenta organizzazione di Francesca Grenci, gli attori Battaglia e Miseferi racconteranno in un’ora e mezzo di puro live uno spaccato della nostra società senza mai giudicarla. La descriveranno così come è vista dai due barboni e dietro quella porta, verranno a conoscenza di un mondo celeste sino ad ora sconosciuto. “E’ la maturazione di due uomini che passa attraverso diversi modi di esprimersi, dal silenzio al rapporto affettivo, fino ad arrivare alla presa di coscienza che si può influenzare al meglio qualsiasi ambiente una volta scelto – affermano i protagonisti Giacomo Battaglia e Gigi Miseferi  –  E lo fanno pensando, agendo, essendo loro stessi. Fare la prima nella nostra amata Reggio ci onora e, per questo, dobbiamo ringraziare l’Officina e il collega Piromalli che ha voluto inserirci all’interno di un cartellone variegato che ha riacceso le luci di un teatro che deve cibarsi di pièce, attori, compagnie che si impegnano, lavorano, lottano per produrre arte. Dopo Reggio, lo spettacolo sarà in scena a Roma, in Puglia, in Sicilia e in altri teatri del Nord Italia”. Tornando allo spettacolo, i due senza tetto Armando e Giovanni saranno la voce di un live coinvolgente, a ritmo elevato che ironizza sull’attualità ma spronerà anche il pubblico ad una dovuta riflessione. “Senza voler dare improbabili risposte, lo spettacolo si snoda in un dialogo a volte acceso tra i due personaggi che incarnano le nostre debolezze e che, ancor di più, lo scoprono nella consapevolezza della loro morte – afferma il maestro Peppe Piromalli – Cosa ci sarà mai dietro quella porta? E’il più grande mistero vissuto dall’umanità. La descrizione di un limbo, non come quello dantesco, ma pieno di pensieri alcuni precoci altri tardivi animerà uno show imperdibile realizzato in uno spazio di libera espressione, di condivisione di passioni e saperi, dove ogni mese l’Officina si sperimenta, si mette in gioco insieme ad altri artisti e da voce e corpo alle proprie idee attraverso i linguaggi del teatro”.

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