INSUSSISTENZA DEL FATTO REATO, con questa dicitura, che non lascia equivoci, il tribunale del riesame di Catanzaro ha disposto l’annullamento del sequestro di beni per un valore pari a 850 mila euro, nei confronti dell’ex-direttore generale della Regione Calabria Franco Zoccali. La richiesta della difesa approntata dall’avvocato Francesco Gambardella è stata accolta dai giudici dopo che la Cassazione, in luglio 2015, aveva annullato con rinvio una precedente decisione del riesame nella quale era stato confermato il sequestro. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha così ritenuto insussistente quel reato di truffa sul quale si regge l’intero costrutto accusatorio formulato dalla pubblica accusa. Appare quindi evidente che anche gli altri reati collegati, venendo meno la truffa quale loro presupposto, necessitino di ulteriori elementi probatori per essere dimostrati. Circostanza questa che non può non avere effetti positivi, oltre che sullo stesso Zoccali anche sugli altri soggetti coinvolti nello stesso procedimento. Ricordiamo che l’accusa sosteneva che il Zoccali non avesse i requisiti per ricoprire l’incarico di direttore generale, affidatogli dall’ex-governatore Giuseppe Scopelliti. Pare invece che abbia indicato gli anni in cui ricopri una carica simile al Comune di Reggio Calabria nella sindacatura Scopelliti.
