A Napoli si fa di nuovo strada la proposta di primarie per la scelta dei candidati che dovranno guidare la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni amministrative, tanto che già da qualche parte si invoca lo stesso modus operandi anche per la Capitale. Nel capoluogo partenopeo, il primo a rompere gli indugi è stato Enzo Rivellini, “presidente dell’associazione Mezzogiorno di Fuoco, già consigliere regionale e parlamentare europeo”, sostenuto dalla lista “Napoli Capitale”. La svolta movimentista – se cosi la si può chiamare – è stata accolta con favore da Azione Nazionale che, in un comunicato apparso sul sito del movimento che intende riunire la destra italiana dopo la dissoluzione di Alleanza Nazionale, ha dichiarato, attraverso il portavoce Fausto Orsomarso, di condividere il percorso “di scegliere attraverso le primarie il candidato del centrodestra” alternativo alla sinistra. “Noi non ci accontentiamo di dichiarazioni di circostanza – si legge ancora – ma chiediamo a Berlusconi, Salvini e alla Meloni di sciogliere presto ogni riserva e dare risposte alla richiesta di primarie che viene dall’elettorato”. Concetto, questo ribadito, in una lettera aperta inviata ai leader del centrodestra, affiancata da una petizione popolare.
Insomma, su questo fronte Azione Nazionale di Gianni Alemanno dovrebbe trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda di Giorgia Meloni, sebbene sempre il portavoce Fausto Orsomarso abbia evidenziato qualche giorno fa che, nonostante l’idea di svolgere obbligatoriamente le primarie in tutta Italia sia “sicuramente meglio”, questo non impedisce, tuttavia che “Roma, dove la destra è da sempre egemone, venga utilizzata come laboratorio per le primarie del centrodestra”.
La presidente di Fratelli d’Italia, dal canto suo, due giorni fa, attraverso la sua pagina facebook, ha ribadito un pensiero già espresso in più di una circostanza: le primarie “sono uno strumento importante” ma, considerando che “la battaglia è nazionale”, è fondamentale che gli alleati siano d’accordo sul metodo. L’ex Ministro della Gioventù dell’ultimo Governo Berlusconi ha, quindi, chiarito che “le primarie per scegliere i candidati devono avere per noi tre caratteristiche”.
